Il 6 agosto 2021 scoppiò sul quotidiano “Le Monde” una bomba letteraria. Jérôme Dupuis vi pubblicò un articolo intitolato “Migliaia di fogli inediti: i tesori ritrovati di Louis-Ferdinand Céline”. Poco più di un anno prima, nel giugno 2020, i due eredi universali di Lucette Almansor (la vedova di Céline), l’avvocato François Gibault, autore peraltro della biografia di riferimento dello scrittore e Véronique Robert-Chovin, che aveva accompagnato Lucette negli ultimi anni della sua vita, vennero avvisati del fatto che un ex giornalista di “Libération”, Jean-Pierre Thibaudat, critico teatrale del quotidiano fino al 2006, desiderava incontrarli poiché era in possesso di alcuni inediti di Céline.
In questo documentato studio della Société des Lecteurs de Céline, il professore Jacques Joset ricostruisce l’appassionante “giallo” del ritrovamento degli inediti di Céline, dal loro furto da parte dei Maquis francesi nell’estate del 1944 a Parigi alle vicissitudini successive e alla loro pubblicazione, per poi passare a una puntuale analisi dei testi e della loro datazione e discutendone la rilevanza nel contesto dell’opera céliniana.
Andrea Lombardi, appassionato di storia e letteratura del Novecento, è curatore del primo sito italiano tutto dedicato a Louis-Ferdinand Céline. Tra le ultime opere da lui curate ricordiamo Grande ospizio occidentale di Eduard Limonov (Milano, 2023), Louis-Ferdinand Céline. Un profeta dell’Apocalisse (Milano, 2018), Céline contro Vailland (Massa, 2019), Nausea di Céline di Jean-Pierre Richard (Firenze, 2019), Louis-Ferdinand Céline. Il cane di Dio di Jean Dufaux e Jacques Terpant (Milano, 2018), La morte di Céline di Dominique de Roux (Roma, 2015) e Céline ci scrive (Roma, 2011).
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