"Sono anarchico da sempre, non ho mai votato, non voterò mai per niente né per nessuno. Non credo negli uomini. Perché vuole che mi metta d’improvviso a suonare lo zufolo solo perché decine e decine di falliti me lo suonano? io che me la cavo piuttosto bene col pianoforte? Perché? Per mettermi al loro livello di gente meschina, rabbiosa, invidiosa, piena d'odio, bastarda? Questa è davvero buona. Non ho niente in comune con tutti questi froci - che sbraitano le loro balorde supposizioni e non capiscono nulla. Si immagina a pensare e a lavorare fra le grinfie di quel gran coglione di Aragon, per esempio? Questo sarebbe l'avvenire? Colui che dovrei adorare, è Aragon! Puah! […] Non sente, amico, l’Ipocrisia, l’immonda tartuferia di tutte queste parole d’ordine ventriloque! […] I nazisti mi detestano al pari dei socialisti, e i comunisti anche, senza contare Henri de Régnier o Comoedia. Si intendono tutti quando si tratta di sputarmi addosso. Tutto è permesso tranne che dubitare dell’Uomo. Allora non c’è più niente da ridere.
Ho fatto la prova. Ma io me ne frego, di tutti.
Non chiedo nulla a nessuno".
Céline a Elie Faure, 1934
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