bello l'articolo di Solinas sempre impeccabile però... qui ci siamo rotti le palle di edizioni edizioncine margherite contentini. Ci sono DUE falle editoriali su Céline: PAMPHLET e Pantomima 1 e 2
le lettere sono un di più, spesso superflue. siamo diventati degli spioni, sicuro, ma è l'opera, l'artigianato cèliniano che amiamo, il resto mi dispiace ma è gossip. è personalismo. ricordiamoci che quando Gallimard disse a Céline che voleva mettere una sua foto sulla copertina di un'edizione economica, il nostro gli sputò in faccia. preferirei le opere prima. (ovviamente prenderò anche le lettere a Maria Canavaggia)
mah! Davide, io sono d'accordo con te fino ad un certo punto. Certo che prima di tutto vengono le opere, ma non considero gossip il resto, come invece dici tu. Non puoi relegare a gossip le lettere di Céline, c'è sempre emozione nel leggerle, rivelano sempre qualcosa in più, e il suo famoso stile c'è anche lì dentro, senza dubbio... Ed è pur vero che, ora come ora, accolgo ogni piccola pubblicazione come un assetato riceve dell'acqua, per calmare la sete che ho di lui...io non mi rompo mai le palle per quello, però comprendo la tua frustrazione.
Ciao anche ad Andrea e grazie come al solito per tutto
le lettere a volte ci permettono di scoprire un Céline privato molto molto coerente con lo scrittore che è stato. Daniz però centra la questione. Pubblicate le sue opere!
guignol, dico gossip anche per provocare, certo, però un fondo trovo ci sia, e pure bello torbido. è la nostra maleducazione moderna a vedere tutti i diari, tutti i carteggi, tutti gli scrigni aperti e i paparazzi appostati. io non so voi, ma se pubblicassero le mie email personali, mi darebbe un'enorme frustazione e disagio. questo a livello personale, in più tutto il pensiero di Céline va nella direzione opposta, Céline sembra dire ad ogni verso: ascoltate quello che scrivo! guardate il merletto delle mie parole! disse che la pubblicità avrebbe reso bruti anche i più begli ingegni dei nostri anni. ci aveva preso. noi viviamo questi anni e non possiamo non gioire di curiosità alla pubblicazione di Lettere personali. siamo così(io per primo eh) fottuti alla nascita.
..."chi legge queste lettere non può fare a meno di riconoscervi Céline,lo scrittore prima dell'uomo: tanto è inconfondibile lo stile, così collaudati i modi della scrittura che li ritroviamo endemici nella letteratura epistolare. ...nelle lettere assistiamo alla vegetazione spontanea dello stile; se non si vede l'opera è perfettamente evidente il lavoro in corso d'opera. Alcuni automatismi stilistici sono talmente rodati che fanno ormai parte della dotazione di base dell'officina letteraria céliniana e a questo livello possiamo apprezzare il minerale grezzo, per così dire, della miniera inventiva di Céline."
come non essere d'accordo con Nasuelli? io ho apprezzato molto questa selezione, che mi fa rimpiangere ancora di più il fatto di non poter leggere in italiano il volume delle Lettere uscito l'anno scorso, mi pare, in Francia. Quanto costerebbe "assoldare" un bravo traduttore?
Guignol, è ovvio che Céline non scrivesse le sue lettere come un bimbo delle elementari... ecco perché le vendono. Capisco la passione céliniana che abbiamo però resto fedele alla mia linea, anche perché sinceramente delle cose che Céline scrive alla dattilografa non mi interessa niente... Ho letto la bellissima biografia della Alberghini perché Cèline è uno scrittore che traspone prevalentemente la sua vita ed è utile capire qualcosa di più, così come mi incuriosiva il modello di persona che è stato. detto questo, per me ci si deve sforzare a richiedere le opere complete, compresa la cara Scuola dei Cadaveri. poi ognuno è libero di leggersi quello che vuole, come ben dici guignol, sono le lettere di Céline, non di pinco pallo
9 commenti:
bello l'articolo di Solinas sempre impeccabile però...
qui ci siamo rotti le palle di edizioni edizioncine margherite contentini. Ci sono DUE falle editoriali su Céline:
PAMPHLET
e
Pantomima 1 e 2
le lettere sono un di più, spesso superflue. siamo diventati degli spioni, sicuro, ma è l'opera, l'artigianato cèliniano che amiamo, il resto mi dispiace ma è gossip. è personalismo. ricordiamoci che quando Gallimard disse a Céline che voleva mettere una sua foto sulla copertina di un'edizione economica, il nostro gli sputò in faccia.
preferirei le opere prima. (ovviamente prenderò anche le lettere a Maria Canavaggia)
Tutti i torti non li hai! :-)
Ma vedrai che per quanto riguarda le "lettere" di Céline ti (vi) faremo una sorpresa a breve...
Andrea
mah! Davide, io sono d'accordo con te fino ad un certo punto. Certo che prima di tutto vengono le opere, ma non considero gossip il resto, come invece dici tu. Non puoi relegare a gossip le lettere di Céline, c'è sempre emozione nel leggerle, rivelano sempre qualcosa in più, e il suo famoso stile c'è anche lì dentro, senza dubbio...
Ed è pur vero che, ora come ora, accolgo ogni piccola pubblicazione come un assetato riceve dell'acqua, per calmare la sete che ho di lui...io non mi rompo mai le palle per quello, però comprendo la tua frustrazione.
Ciao anche ad Andrea e grazie come al solito per tutto
le lettere a volte ci permettono di scoprire un Céline privato molto molto coerente con lo scrittore che è stato. Daniz però centra la questione. Pubblicate le sue opere!
guignol, dico gossip anche per provocare, certo, però un fondo trovo ci sia, e pure bello torbido. è la nostra maleducazione moderna a vedere tutti i diari, tutti i carteggi, tutti gli scrigni aperti e i paparazzi appostati. io non so voi, ma se pubblicassero le mie email personali, mi darebbe un'enorme frustazione e disagio. questo a livello personale,
in più tutto il pensiero di Céline va nella direzione opposta, Céline sembra dire ad ogni verso: ascoltate quello che scrivo! guardate il merletto delle mie parole!
disse che la pubblicità avrebbe reso bruti anche i più begli ingegni dei nostri anni. ci aveva preso.
noi viviamo questi anni e non possiamo non gioire di curiosità alla pubblicazione di Lettere personali. siamo così(io per primo eh) fottuti alla nascita.
Quoto daniz,sperando che l'anno prossimo,il cinquantenario,ci venga offerto quanto manca e qualche altra sorpresa editoriale.
dalla postfazione:
..."chi legge queste lettere non può fare a meno di riconoscervi Céline,lo scrittore prima dell'uomo: tanto è inconfondibile lo stile, così collaudati i modi della scrittura che li ritroviamo endemici nella letteratura epistolare.
...nelle lettere assistiamo alla vegetazione spontanea dello stile; se non si vede l'opera è perfettamente evidente il lavoro in corso d'opera. Alcuni automatismi stilistici sono talmente rodati che fanno ormai parte della dotazione di base dell'officina letteraria céliniana e a questo livello possiamo apprezzare il minerale grezzo, per così dire, della miniera inventiva di Céline."
come non essere d'accordo con Nasuelli? io ho apprezzato molto questa selezione, che mi fa rimpiangere ancora di più il fatto di non poter leggere in italiano il volume delle Lettere uscito l'anno scorso, mi pare, in Francia.
Quanto costerebbe "assoldare" un bravo traduttore?
Guignol, è ovvio che Céline non scrivesse le sue lettere come un bimbo delle elementari... ecco perché le vendono.
Capisco la passione céliniana che abbiamo però resto fedele alla mia linea, anche perché sinceramente delle cose che Céline scrive alla dattilografa non mi interessa niente... Ho letto la bellissima biografia della Alberghini perché Cèline è uno scrittore che traspone prevalentemente la sua vita ed è utile capire qualcosa di più, così come mi incuriosiva il modello di persona che è stato.
detto questo, per me ci si deve sforzare a richiedere le opere complete, compresa la cara Scuola dei Cadaveri.
poi ognuno è libero di leggersi quello che vuole, come ben dici guignol, sono le lettere di Céline, non di pinco pallo
Posta un commento