Siamo felici di segnalare questo nuovo libro su LFC, in libreria tra due settimane, scritto dall'amico Patrizio:
Nello specchio della modernità
Fotoritratti di L-F Célinedi Patrizio Paolinelli
Bonanno Editore
Céline riesce nell’impresa non comune di conquistare lettori di opposto orientamento politico. Subito dopo li mette in crisi obbligandoli a scegliere fra etica ed estetica a causa dei suoi pregiudizi antisemiti, della sua xenofobia, della sua lotta senza quartiere contro il progresso e la ragione. Interrogarsi sull’autore del Voyage è dunque oggi di estrema utilità per comprendere quanto ancora il Novecento pesi sulla nostra esistenza sia come singoli individui che come collettività.
L’approccio adottato in questo libro è principalmente biografico e focalizzato sulla vita quotidiana. Ma da una prospettiva del tutto inedita: il rapporto di Céline con la civiltà delle immagini. Attraverso l’analisi del suo diario fotografico sono messe in luce le sue contraddizioni interiori e i motivi del suo disagio nei confronti della società moderna. Anche in questa circostanza lo scrittore è spiazzante: all’insofferenza fisica che manifesta dinanzi all’obiettivo fa da contrappasso un’eccellente capacità di gestire la propria immagine. Sorprendentemente emerge il ritratto di una soggettività vicina a quella di noi postmoderni e una controversa struttura del sentire che ne precorre molte delle inquietudini. La difesa dell’identità è una di queste e costringe Céline a riorganizzare simbolicamente il proprio sé ricorrendo a sofisticate strategie di inganno nei confronti del mondo e talvolta anche di se stesso. Esattamente come capita oggi a chiunque di noi. In definitiva il viaggio di Céline è anche il nostro e insieme dobbiamo ancora arrivare a destinazione (dalla 4a di copertina del libro).
Patrizio Paolinelli (Lucca, 1955). Ha insegnato sociologia in diverse università italiane. E’ giornalista pubblicista. Da alcuni anni si occupa del rapporto tra società e comunicazione.Numero di pagine: 232
Bonanno Editore
Céline riesce nell’impresa non comune di conquistare lettori di opposto orientamento politico. Subito dopo li mette in crisi obbligandoli a scegliere fra etica ed estetica a causa dei suoi pregiudizi antisemiti, della sua xenofobia, della sua lotta senza quartiere contro il progresso e la ragione. Interrogarsi sull’autore del Voyage è dunque oggi di estrema utilità per comprendere quanto ancora il Novecento pesi sulla nostra esistenza sia come singoli individui che come collettività.
L’approccio adottato in questo libro è principalmente biografico e focalizzato sulla vita quotidiana. Ma da una prospettiva del tutto inedita: il rapporto di Céline con la civiltà delle immagini. Attraverso l’analisi del suo diario fotografico sono messe in luce le sue contraddizioni interiori e i motivi del suo disagio nei confronti della società moderna. Anche in questa circostanza lo scrittore è spiazzante: all’insofferenza fisica che manifesta dinanzi all’obiettivo fa da contrappasso un’eccellente capacità di gestire la propria immagine. Sorprendentemente emerge il ritratto di una soggettività vicina a quella di noi postmoderni e una controversa struttura del sentire che ne precorre molte delle inquietudini. La difesa dell’identità è una di queste e costringe Céline a riorganizzare simbolicamente il proprio sé ricorrendo a sofisticate strategie di inganno nei confronti del mondo e talvolta anche di se stesso. Esattamente come capita oggi a chiunque di noi. In definitiva il viaggio di Céline è anche il nostro e insieme dobbiamo ancora arrivare a destinazione (dalla 4a di copertina del libro).
Patrizio Paolinelli (Lucca, 1955). Ha insegnato sociologia in diverse università italiane. E’ giornalista pubblicista. Da alcuni anni si occupa del rapporto tra società e comunicazione.Numero di pagine: 232
prezzo: 19 euro
1 commento:
ottimo, lo leggerò senz'altro. originale, anche, il punto di vista dell'autore.
ciao
Domenico
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