venerdì 6 agosto 2021

SCOPERTA LETTERARIA DEL SECOLO: ritrovati i manoscritti inediti di Louis-Ferdinand Céline trafugati nel 1944, di Andrea Lombardi



Alcuni dei fogli manoscritti ritrovati. Foto "Le Monde".


Céline aveva più volte ripetuto nel dopoguerra, sia in Da un castello all’altro e in Rigodon, sia in lettere e interviste, di come i Resistenti francesi avessero sottratto i suoi manoscritti inediti nel 1944, nel saccheggio del suo appartamento in rue Girardon a Montmartre. E Lucette Almansor, la sua ultima moglie e custode della sua opera sino alla sua scomparsa nel 2019, lo aveva ribadito in una intervista a Philippe Djian nel 1969, mentre parlava dell’uscita dell’ultimo romanzo di Céline, Rigodon: “Gli sono stati sottratti almeno quattro o cinque manoscritti abbozzati, delle opere che erano al quarto o al quinto rimaneggiamento… la fine di Casse-Pipe, certamente, questo romanzo doveva essere completamente terminato, penso. Ma un gran numero di questi documenti riapparirà alla mia morte”. E così è successo. Parliamo di almeno tre romanzi inediti, tra i quali Casse-Pipe, del quale erano state pubblicate le sole poche pagine iniziali, e che ora potrà, una volta pubblicato da Gallimard come è auspicato degli aventi diritto, l’avvocato e biografo céliniano Gibault e la signora Chovin, ex allieva di danza e vecchia amica di Lucette, completare quella che doveva essere nelle intenzioni di Céline una vera e propria trilogia, come spiega il critico teatrale Jean-Pierre Thibaudat, il quale ha passato anni a trascrivere le migliaia di pagine ritrovate: “Abbiamo diversi blocchi inediti di enorme importanza. In una lettera al suo editore Robert Denoël del 16 luglio 1934, Céline dice di lavorare a un progetto diviso in tre parti: «Infanzia, Guerra, Londra». L’infanzia, l’ha trattata in Morte a credito, la prima guerra mondiale nel Viaggio al termine della notte, e Londra in Guignol’s band. Ma i manoscritti ritrovati sembrano essere dei progetti distinti, che potrebbero essere destinati a questa idea di trilogia”. In queste pagine ritrovate di Casse-Pipe, il corazziere Ferdinand, alter ego romanzato del Céline-Maresciallo Destouches reale, dopo le disavventure da giovane recluta del centinaio di pagine finora noto e già pubblicate dal 1949 si confronta con gli orrori della prima guerra mondiale e degli ospedali militari, anticipa Thibaudat a “Le Monde”. Ci sono poi più di 1.000 fogli di un manoscritto inedito intitolato Londres, il manoscritto inestimabile di Morte a credito (basti pensare che il manoscritto del Viaggio al temine della notte fu acquistato dallo stato francese nel 2001 alla cifra record di 1,8 milioni di Euro!), e altri inediti. Una scoperta epocale, dall’enorme valore letterario e che permetterà, una volta pubblicati questi inediti e le centinaia di altri documenti ritrovati, di gettare nuove luci sull’opera céliniana e la sua stesura, visti i numerosi scritti che “modificheranno molto di quello che si credeva di conoscere della genesi dei primi romanzi di Céline, a partire dal Viaggio al termine della notte”, come conclude Jérôme Dupuis su “Le Monde”.

Andrea Lombardi

Saggista e curatore di opere su e di Louis-Ferdinand Céline

Autore del libro Louis-Ferdinand Céline.Un profeta dell’Apocalisse. Scritti, interviste, lettere e testimonianze, con prefazione di Stenio Solinas, Bietti 2018.





1 commento:

Anonimo ha detto...

Speriamo in adeguate edizioni ANCHE italiane... Sarebbe l'occasione giusta per rinnovare la traduzione di Morte a Credito...