questo la dice lunga su quanto stia fancedo la natia francia per il suo grande poeta e quanto poco riesca a stargli dietro l'editoria italiana. per le librerie nn mancano certo i romanzetti di sartre o le fredde barzellette di camus, ma nn possono ristampare Nord, oppure Fantasmagoria 1 e 2 o queste vere chicche. nn capisco davvero quale sia il motivo! nn c'è più una ragione ideologica alle spalle, siamo seri, nn importa più dei collabo, anzi, affascina. perché posso avere tutto Honorè de balzac e nn posso avere la bibliografia di céline al completo? hanno già tradotto, già stampato, tempo fa. basta rimettere in moto le macchine e l'inchiostro. un saluto
Einaudi a maggio ripubblicherà "Trilogia del nord" in edizione ECONOMICA a 22€.È già un passo avanti. Nel 2011 poi, con il 50ennale dalla morte, vedrai che ristamperanno anche le altre opere.
nn sapevo della Trilogia economica. mi fai riaprire gli occhi. spero solo nn sia la microscopica edizione Einaudi-Gallimard di Guignol's Band, con quei caratterini dorati ma inintelligibili e carta trasparente. ti ringrazio comunque della nova. spero tu abbia ragione anche per il resto dell'opera. un saluto davide ruffini
Per Davide: io devo leggere Guignol's band, ma dopo quello che hai detto dell'edizione Einaudi, mi sono trattenuta dall'acquistarlo, per ora...fa così schifo? perchè mi sa che non c'è un'alternativa o io non l'ho ancora trovata. In ogni caso non ho voglia di aspettare il 2011 per l'eventualità che dice Stefano Fiorucci... Che fare? Si accettano consigli... Grazie, un saluto...
ciao guignol. eh, mi dispiace averti spaventato con le mie parole. a me nn è molto piaciuta quell'edizione perché, diciamo così, nn si lascia molto leggere. è fatta di pregiatissime copertine, rifiniture dorate, confanetto, lavori di cesello... purtroppo è un formato un po' piccolo, soprattutto nel carattere,ed ha paginette molto sottili, trasparenti... rendono ancora più disagevole la lettura. le note di Godard poi sn davvero un'impresa che ancor di più porta il lettore a disperare e battere i piedi per terra: vedi, ho per le mani una perla tanto rara... ma mi punge!
cmq ti consiglio di farti un giro magari in una libreria ben fornita o in una buona biblioteca dove potrai consultare qualcuna delle innumerevoli edizioni einaudi-gallimard. sn tutte uguali. così ti rendi conto... se per te è faticoso leggerla oppure no.
ps: se invece vuoi vedere di avere sia il primo che il secondo in edizione nn gallimardiana, ti conviene spulciare qualche sito come www.maremagnum.com oppure www.abebooks.it
Eh beh! Farò come dici...Maremagnum lo conosco e ci ho comprato Bagatelle, io preferirei avere tutto in un solo volume, comunque mi guarderò in giro e poi vedrò che fare...però posso dire "che palle!"? per leggere tutto Céline, uno deve sbattersi non poco, per non parlare dell'impegno economico non indifferente, ma...che soldi spesi bene! mai rimpianto un euro. Diciamo che, ora come ora, non ho più voglia di leggere nient'altro che LUI. Grazie Davide Ciao da Rosa
bellissimo il filmato! un vero gingillo prezioso. siamo davanti ad un céline "in animazione" nel periodo tra le due guerre, credo sia l'unico video esistente(ma a sto punto nn si può mai sapere...) dell'autore prima degli anni di meudon.
Qualcuno ha comprato Polemiche 1947-1961, appena riedito da Guanda? Se si, chi lo ha fatto potrebbe dirmi se hanno aggiunto altre interviste (a quelle della precedente edizione: Massin, Nadaud, Gillois, Chambri, Cazal, Bloch e Alvard) o solo l'introduzione di Ferrero? Grazie
x stefanofiorucci: ho già prenotato presso il mio libraio di fiducia il libro riedito da guanda che dici. ma l'ho fatto solo perché non ho l'edizione del 1995. da quello che so io è queesto nuovo è la ristampa di quello che hai tu. stesse interviste, stesse polemiche. cmq quando ai primi di maggio avrò la copia, saprò dirti meglio. saluti
io l'ho comprato l'anno scorso e, da quello che vedo in giro su internet, penso che quello nuovo sia tale e quale a quello, a parte l'introduzione di Ferrero... visto che Davide ce l'avrà in maggio, vorrà dire che posterà lui quell'aggiunta, no? ciao
e comunque io ho deciso di non comprare quasi più nulla, sperando che l'anno prossimo esca qualcosa di nuovo in Italia, mi augurerei tutte le lettere, che mi attirano un sacco... ...e comunque, presa dalla disperazione, ho tentato di ordinare un libro in francese su Amazon, dove ci sono tutti i libri di e su Céline, ma non ci sono riuscita perchè non accettavano il mio indirizzo...e ti pareva!
Anch'io credo che sia un'edizione identica a quella del 1995 con la sola aggiunta dell'introduzione. E infatti ho chiesto qui sul blog... Aspettiamo il post di Davide Ruffini. Purtroppo con Céline succede sempre il contrario di quello che normalmente accade con i libri: ristampe che costano di più delle prime edizioni! Pensiamo a "Morte a Credito" o ai 24 euro che si devono spendere per Viaggio al termine della notte (edizione che sembra stampata da un privato alla prima copisteria incontrata per strada!!!). Le Lettres potrebbero tradurle il prossimo anno ma andrebbero sicuramente a finire in edizione lusso... perciò 60€ in su. Io sto già mettendo via :)
ragazzi, il "Céline dell'editoria italiana" è davvero una sconfitta madornale con pochi precendenti. non so quale sia la causa, se di natura politica, o di managment, o di vendibilità.. non saprei. so solo che è così. editori che non ristampano opere fondamentali; altre, ristampate, hanno bruttissime edizioni o molto più costose; poco o pochissimo di trasversale o paracéliniano come lettere, interviste... poche anche le biografie(menomale che è uscita quella della Alberghini). c'è per finire poi quella eterna peregrinazione editoriale dei pamphlet antisemiti... lì però c'è anche lo zampino dei testamenti. mi chiedo però se qualcuno di voi pissiede per caso La scuola dei cadaveri, edizione italiana 1997 da Soleil, collana del nibbio? non credo
quindi sarei cauto colle lettere. non sn sicuro si scomoderanno così tanto. troverei invece molto più azzeccata la ristampa di Pantomima e Normance, prima. veri anelli mancanti della produzione cèliniana. un'assenza davvero ingiustificabile, made in einaudi!
Al di là dei pamphlets (che non possono essere ristampati per volere degli eredi - La scuola dei cadaveri, in effetti, l'ho vista solo alla Biblioteca Nazionale di Roma), che dal punto di vista letterario, IMHO, non servono a nulla, anzi sono "pesanti", monotoni e ripetitivi (tipo il Mein Kampf per intenderci), lo scandalo è sull'aumento dei prezzi delle RISTAMPE (giustificati con l'adattamento all'inflazione, il cambio di copertina e l'inserimento di una introduzione o di un testo a commento). Il prossimo anno potrebbero essere ristampate molte opere (a prezzi elevati ovviamente) per cavalcare il 50ennale dalla morte. [Fermo restando che Einaudi ha fin qui fatto parecchio e che, salvo ripensamenti, dal prossimo mese o poco più in là, dovrebbe far uscire Trilogia del Nord a 22€. Che poi di fatto è la ristampa di Nord, visto che Rigodon e Da un castello all'altro li ha già ripubblicati]. Non c'è un grosso interesse a ristamparle. Facciamo due conti. Quante copie potrebbe vendere Progrés? 2000? 3000? Ecco che non vale la pena ristamparlo... Meglio concentrarsi su scrittori emergenti, di successo. Se in Italia in testa alle vendite ci trovi gente come Fabio Volo!?!?(per dirne uno), non puoi aspettarti la ristampa di Céline :) Non ci resta che aspettare il... 2032 quando le sue opere diverranno di pubblico dominio.
...allora speriamo di essere ancora vivi, soprattutto mentalmente... ma, praticamente, la faccenda del dominio pubblico a noi lettori che ci cambia? non so, non capisco...
il tuo discorso è giusto, stefano, ma in termini di marketing. qualche commento fa parlai del crollo dell'Einaudi(mi sembra per il post su Bolano). in quell'occasione, a mio avviso, lo Stato avrebbe dovuto prendersi la briga di rilevare la casa editrice non tanto perché io sia comunista(che non sono) ma perché il più grande marchio editoriale, il più puro tra gli editori italiani in circolazione, Giulio Einaudi, doveva essere salavaguardato.se einaudi fallì fu proprio per garantire ai suoi lettori una scelta di qualità, a scapito delle entrate e delle mode pseudoletterarie che già inquinavano il paese. svenduta come fu, l'Einaudi passò a Mondadori e poi, con le solite armi a sua disposizione (la corruzione), al grande libertario più grande statista burattinaio gran generale amoroso egregio muratore della loggia p2 Silvio Berlusconi che pubblica fabio Volo e certa gente come Roth, Brizzi, i cannibali... e tutta la feccia degli scrittori moderni. (se ne salvano pochi davvero)
in italia le tasse che paghiamo sn destinate in larga parte al godimento della casta e delle loro clientele. se allora si dovesse mettere un euro di più per avere UNA casa editrice libera dalle logiche di mercato e interessata unicamente alla salvaguardia della letteratura di qualità... io ci starei. e non mi si dica che sarebbe alterare troppo il mercato editoriale perché la Francia sta pensando lo stesso per la Gallimard, in mancanza di eredi. la rai poi non è pagata coi soldi di tutti?
gli editori puri vanno aiutati. non ci sarebbe adesso il problema di Pantomima o di Nord, o di Normance o di Guignol's band in edizione economica... sarebbero pubblicati e basta perché opere meritorie da un punto di vista artistico.
Si ma bisogna anche essere obiettivi. Una casa editrice ha scopi commerciali, bilanci da presentare. Se si stampassero tutte le opere di tutti gli scrittori più o meno conosciuti presenti in catalogo, chiuderebbero bottega il giorno dopo. E infatti non sono associazioni culturali. La ristampa di Progrès costerebbe alla Einaudi come minimo sui 10mila euro (grafici, introduzione nuova, distribuzione). Te li dovrebbe rivendere a 50euro i libri per guadagnarci. E allora meglio stampare Moccia, FAbio Volo, FAletti. Ti fai le tue 2-300mila copie con subito ristampe più economiche dopo poco tempo. La vera critica va fatta per le opere come Viaggio e Morte a credito, vergognosamente vendute a prezzi altissimi. Morte a credito da 11.5€ era passata a 4.9e ora sfiora i 20. Ne faccio a meno della ristampa del Viaggio a 24euro stampata nella copisteria sotto casa (battuta, ma chi ha quella versione sa a cosa mi riferisco). Lì è il furto. [Si, lo so, si potrebbe rispondere: potevi comprarne 10 copie a 6.9€ nella ristampa di Repubblica. L'ho fatto, ma non cambia il furto attuale]. Aspettiamo il prossimo anno e il... 2032. A quel punto chiunque potrà stampare liberamente le opere di Céline.
21 commenti:
questo la dice lunga su quanto stia fancedo la natia francia per il suo grande poeta e quanto poco riesca a stargli dietro l'editoria italiana. per le librerie nn mancano certo i romanzetti di sartre o le fredde barzellette di camus, ma nn possono ristampare Nord, oppure Fantasmagoria 1 e 2 o queste vere chicche. nn capisco davvero quale sia il motivo! nn c'è più una ragione ideologica alle spalle, siamo seri, nn importa più dei collabo, anzi, affascina. perché posso avere tutto Honorè de balzac e nn posso avere la bibliografia di céline al completo? hanno già tradotto, già stampato, tempo fa. basta rimettere in moto le macchine e l'inchiostro. un saluto
Einaudi a maggio ripubblicherà "Trilogia del nord" in edizione ECONOMICA a 22€.È già un passo avanti. Nel 2011 poi, con il 50ennale dalla morte, vedrai che ristamperanno anche le altre opere.
nn sapevo della Trilogia economica. mi fai riaprire gli occhi. spero solo nn sia la microscopica edizione Einaudi-Gallimard di Guignol's Band, con quei caratterini dorati ma inintelligibili e carta trasparente.
ti ringrazio comunque della nova. spero tu abbia ragione anche per il resto dell'opera.
un saluto
davide ruffini
Grazie Stefano della news!
Ciao Davide! :-)
Andrea
Per Davide:
io devo leggere Guignol's band, ma dopo quello che hai detto dell'edizione Einaudi, mi sono trattenuta dall'acquistarlo, per ora...fa così schifo? perchè mi sa che non c'è un'alternativa o io non l'ho ancora trovata.
In ogni caso non ho voglia di aspettare il 2011 per l'eventualità che dice Stefano Fiorucci...
Che fare? Si accettano consigli...
Grazie, un saluto...
ciao guignol. eh, mi dispiace averti spaventato con le mie parole. a me nn è molto piaciuta quell'edizione perché, diciamo così, nn si lascia molto leggere. è fatta di pregiatissime copertine, rifiniture dorate, confanetto, lavori di cesello... purtroppo è un formato un po' piccolo, soprattutto nel carattere,ed ha paginette molto sottili, trasparenti... rendono ancora più disagevole la lettura. le note di Godard poi sn davvero un'impresa che ancor di più porta il lettore a disperare e battere i piedi per terra:
vedi, ho per le mani una perla tanto rara... ma mi punge!
cmq ti consiglio di farti un giro magari in una libreria ben fornita o in una buona biblioteca dove potrai consultare qualcuna delle innumerevoli edizioni einaudi-gallimard. sn tutte uguali. così ti rendi conto... se per te è faticoso leggerla oppure no.
ps: se invece vuoi vedere di avere sia il primo che il secondo in edizione nn gallimardiana, ti conviene spulciare qualche sito come www.maremagnum.com oppure www.abebooks.it
un saluto a tutti
Eh beh! Farò come dici...Maremagnum lo conosco e ci ho comprato Bagatelle, io preferirei avere tutto in un solo volume, comunque mi guarderò in giro e poi vedrò che fare...però posso dire "che palle!"? per leggere tutto Céline, uno deve sbattersi non poco, per non parlare dell'impegno economico non indifferente, ma...che soldi spesi bene! mai rimpianto un euro.
Diciamo che, ora come ora, non ho più voglia di leggere nient'altro che LUI.
Grazie Davide
Ciao da Rosa
avete visto questo breve filmato?
http://www.lexpress.fr/culture/livre/quand-louis-ferdinand-celine-faisait-l-acteur_847459.html
ciao rosa, ciao a tutti, sono a zonzo tra palermo, civitavecchia e tunisi, appena posso posto filmato e libro su lfc di lanuzza!
bellissimo il filmato! un vero gingillo prezioso. siamo davanti ad un céline "in animazione" nel periodo tra le due guerre, credo sia l'unico video esistente(ma a sto punto nn si può mai sapere...) dell'autore prima degli anni di meudon.
ciao
davide r.
Qualcuno ha comprato Polemiche 1947-1961, appena riedito da Guanda? Se si, chi lo ha fatto potrebbe dirmi se hanno aggiunto altre interviste (a quelle della precedente edizione: Massin, Nadaud, Gillois, Chambri, Cazal, Bloch e Alvard) o solo l'introduzione di Ferrero?
Grazie
x stefanofiorucci:
ho già prenotato presso il mio libraio di fiducia il libro riedito da guanda che dici. ma l'ho fatto solo perché non ho l'edizione del 1995.
da quello che so io è queesto nuovo è la ristampa di quello che hai tu. stesse interviste, stesse polemiche.
cmq quando ai primi di maggio avrò la copia, saprò dirti meglio.
saluti
io l'ho comprato l'anno scorso e, da quello che vedo in giro su internet, penso che quello nuovo sia tale e quale a quello, a parte l'introduzione di Ferrero...
visto che Davide ce l'avrà in maggio, vorrà dire che posterà lui quell'aggiunta, no?
ciao
non c'è problema... per i celiniani questo ed altro.
ciao
e comunque io ho deciso di non comprare quasi più nulla, sperando che l'anno prossimo esca qualcosa di nuovo in Italia, mi augurerei tutte le lettere, che mi attirano un sacco...
...e comunque, presa dalla disperazione, ho tentato di ordinare un libro in francese su Amazon, dove ci sono tutti i libri di e su Céline, ma non ci sono riuscita perchè non accettavano il mio indirizzo...e ti pareva!
Anch'io credo che sia un'edizione identica a quella del 1995 con la sola aggiunta dell'introduzione. E infatti ho chiesto qui sul blog... Aspettiamo il post di Davide Ruffini. Purtroppo con Céline succede sempre il contrario di quello che normalmente accade con i libri: ristampe che costano di più delle prime edizioni! Pensiamo a "Morte a Credito" o ai 24 euro che si devono spendere per Viaggio al termine della notte (edizione che sembra stampata da un privato alla prima copisteria incontrata per strada!!!).
Le Lettres potrebbero tradurle il prossimo anno ma andrebbero sicuramente a finire in edizione lusso... perciò 60€ in su. Io sto già mettendo via :)
ragazzi, il "Céline dell'editoria italiana" è davvero una sconfitta madornale con pochi precendenti. non so quale sia la causa, se di natura politica, o di managment, o di vendibilità.. non saprei. so solo che è così. editori che non ristampano opere fondamentali; altre, ristampate, hanno bruttissime edizioni o molto più costose; poco o pochissimo di trasversale o paracéliniano come lettere, interviste... poche anche le biografie(menomale che è uscita quella della Alberghini).
c'è per finire poi quella eterna peregrinazione editoriale dei pamphlet antisemiti... lì però c'è anche lo zampino dei testamenti. mi chiedo però se qualcuno di voi pissiede per caso La scuola dei cadaveri, edizione italiana 1997 da Soleil, collana del nibbio? non credo
quindi sarei cauto colle lettere. non sn sicuro si scomoderanno così tanto. troverei invece molto più azzeccata la ristampa di Pantomima e Normance, prima. veri anelli mancanti della produzione cèliniana. un'assenza davvero ingiustificabile, made in einaudi!
Al di là dei pamphlets (che non possono essere ristampati per volere degli eredi - La scuola dei cadaveri, in effetti, l'ho vista solo alla Biblioteca Nazionale di Roma), che dal punto di vista letterario, IMHO, non servono a nulla, anzi sono "pesanti", monotoni e ripetitivi (tipo il Mein Kampf per intenderci), lo scandalo è sull'aumento dei prezzi delle RISTAMPE (giustificati con l'adattamento all'inflazione, il cambio di copertina e l'inserimento di una introduzione o di un testo a commento).
Il prossimo anno potrebbero essere ristampate molte opere (a prezzi elevati ovviamente) per cavalcare il 50ennale dalla morte. [Fermo restando che Einaudi ha fin qui fatto parecchio e che, salvo ripensamenti, dal prossimo mese o poco più in là, dovrebbe far uscire Trilogia del Nord a 22€. Che poi di fatto è la ristampa di Nord, visto che Rigodon e Da un castello all'altro li ha già ripubblicati]. Non c'è un grosso interesse a ristamparle. Facciamo due conti. Quante copie potrebbe vendere Progrés? 2000? 3000? Ecco che non vale la pena ristamparlo... Meglio concentrarsi su scrittori emergenti, di successo. Se in Italia in testa alle vendite ci trovi gente come Fabio Volo!?!?(per dirne uno), non puoi aspettarti la ristampa di Céline :) Non ci resta che aspettare il... 2032 quando le sue opere diverranno di pubblico dominio.
...allora speriamo di essere ancora vivi, soprattutto mentalmente...
ma, praticamente, la faccenda del dominio pubblico a noi lettori che ci cambia? non so, non capisco...
il tuo discorso è giusto, stefano, ma in termini di marketing. qualche commento fa parlai del crollo dell'Einaudi(mi sembra per il post su Bolano). in quell'occasione, a mio avviso, lo Stato avrebbe dovuto prendersi la briga di rilevare la casa editrice non tanto perché io sia comunista(che non sono) ma perché il più grande marchio editoriale, il più puro tra gli editori italiani in circolazione, Giulio Einaudi, doveva
essere salavaguardato.se einaudi fallì fu proprio per garantire ai suoi lettori una scelta di qualità, a scapito delle entrate e delle mode pseudoletterarie che già inquinavano il paese. svenduta come fu, l'Einaudi passò a Mondadori e poi, con le solite armi a sua disposizione (la corruzione), al grande libertario più grande statista burattinaio gran generale amoroso egregio muratore della loggia p2 Silvio Berlusconi che pubblica fabio Volo e certa gente come Roth, Brizzi, i cannibali... e tutta la feccia degli scrittori moderni. (se ne salvano pochi davvero)
in italia le tasse che paghiamo sn destinate in larga parte al godimento della casta e delle loro clientele. se allora si dovesse mettere un euro di più per avere UNA casa editrice libera dalle logiche di mercato e interessata unicamente alla salvaguardia della letteratura di qualità... io ci starei. e non mi si dica che sarebbe alterare troppo il mercato editoriale perché la Francia sta pensando lo stesso per la Gallimard, in mancanza di eredi.
la rai poi non è pagata coi soldi di tutti?
gli editori puri vanno aiutati. non ci sarebbe adesso il problema di Pantomima o di Nord, o di Normance o di Guignol's band in edizione economica...
sarebbero pubblicati e basta perché opere meritorie da un punto di vista artistico.
Si ma bisogna anche essere obiettivi. Una casa editrice ha scopi commerciali, bilanci da presentare. Se si stampassero tutte le opere di tutti gli scrittori più o meno conosciuti presenti in catalogo, chiuderebbero bottega il giorno dopo. E infatti non sono associazioni culturali. La ristampa di Progrès costerebbe alla Einaudi come minimo sui 10mila euro (grafici, introduzione nuova, distribuzione). Te li dovrebbe rivendere a 50euro i libri per guadagnarci. E allora meglio stampare Moccia, FAbio Volo, FAletti. Ti fai le tue 2-300mila copie con subito ristampe più economiche dopo poco tempo. La vera critica va fatta per le opere come Viaggio e Morte a credito, vergognosamente vendute a prezzi altissimi. Morte a credito da 11.5€ era passata a 4.9e ora sfiora i 20. Ne faccio a meno della ristampa del Viaggio a 24euro stampata nella copisteria sotto casa (battuta, ma chi ha quella versione sa a cosa mi riferisco). Lì è il furto. [Si, lo so, si potrebbe rispondere: potevi comprarne 10 copie a 6.9€ nella ristampa di Repubblica. L'ho fatto, ma non cambia il furto attuale]. Aspettiamo il prossimo anno e il... 2032. A quel punto chiunque potrà stampare liberamente le opere di Céline.
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