Da Libero
Mario Bernardi Guardi
Pubblicato il giorno: 02/01/09
Nell’aprile del 1917, quando lascia l’Africa per ritornare in Francia, il ventitreenne Louis-Ferdinand Destouches non è ancora Céline. Perché venga fuori quel nom de plume - scelto come omaggio alla memoria della nonna materna Céline Guillou e destinato a diventare celeberrimo - dovranno passare quindici anni. Sarà infatti nel 1932 che Louis- Ferdinand, medico e scrittore, tirerà fuori dalle sue memorie, dalle sue allucinazioni e dalle sue viscere, il romanzo Viaggio al termine della notte che è come dire il Novecento e i suoi inferni impastati in un francese di geniale sregolatezza. E firmati Céline. Non è ancora Céline il Destouches del ’17, ma ci tiene a spezzare il suo cognome troppo borghese firmandosi des Touches, con la particella nobiliare che gli deriva dagli antenati,originari di Cotentin, sulla Manica. Una piccola vanità a sigillo degli scritti di quel periodo, come provano questi inediti - un breve racconto e due lettere - che pubblicati da Gallimard nei Cahiers Céline (1978) vengono ora proposti ai lettori italiani (Le onde, a cura di Anna Rizzello, Edizioni Via del Vento - via Vitoni 14, 51100 Pistoia - pp. 35, euro 4). Esperienze di guerra Ma se non è Céline, chi è il giovane des Touches del ’17? Figlio unico di una coppia piccolo-borghese, babbo impiegato e mamma merlettaia che stravedono per lui, Louis-Ferdinand è un ragazzone alto un metro e ottanta, che, dopo essersi arruolato nel 12° Reggimento di corazzieri di stanza a Rambouillet
Mario Bernardi Guardi
Pubblicato il giorno: 02/01/09
Nell’aprile del 1917, quando lascia l’Africa per ritornare in Francia, il ventitreenne Louis-Ferdinand Destouches non è ancora Céline. Perché venga fuori quel nom de plume - scelto come omaggio alla memoria della nonna materna Céline Guillou e destinato a diventare celeberrimo - dovranno passare quindici anni. Sarà infatti nel 1932 che Louis- Ferdinand, medico e scrittore, tirerà fuori dalle sue memorie, dalle sue allucinazioni e dalle sue viscere, il romanzo Viaggio al termine della notte che è come dire il Novecento e i suoi inferni impastati in un francese di geniale sregolatezza. E firmati Céline. Non è ancora Céline il Destouches del ’17, ma ci tiene a spezzare il suo cognome troppo borghese firmandosi des Touches, con la particella nobiliare che gli deriva dagli antenati,originari di Cotentin, sulla Manica. Una piccola vanità a sigillo degli scritti di quel periodo, come provano questi inediti - un breve racconto e due lettere - che pubblicati da Gallimard nei Cahiers Céline (1978) vengono ora proposti ai lettori italiani (Le onde, a cura di Anna Rizzello, Edizioni Via del Vento - via Vitoni 14, 51100 Pistoia - pp. 35, euro 4). Esperienze di guerra Ma se non è Céline, chi è il giovane des Touches del ’17? Figlio unico di una coppia piccolo-borghese, babbo impiegato e mamma merlettaia che stravedono per lui, Louis-Ferdinand è un ragazzone alto un metro e ottanta, che, dopo essersi arruolato nel 12° Reggimento di corazzieri di stanza a Rambouillet