Biografia di Louis-Ferdinand Céline




















1894

Il 27 maggio nasce a Corbevoie (Seine) Louis-Ferdinand Destouches, figlio di Ferdinand Destouches, laureato in lettere, modesto impiegato in una compagnia di assicurazioni, originario di Le Havre, e di Louise-Céline Guillou, parigina e merlettaia.

1903-1911

Céline trascorre l’intera infanzia a Parigi, al passage Choiseul. Sua madre vende i pizzi in periferia e, d’estate, sulle spiagge della Manica; lui spesso l’accompagna. Va alla scuola comunale dello square Louvois e poi alla scuola dello square d’Argenteuil dove ottiene il diploma. Si mette a fare l’apprendista gioielliere e intanto prepara la licenza liceale.

1912

È promosso agli esami della prima parte del baccalaureato (la licenza liceale in Francia si ottiene in due gradi, con due esami successivi). Viene arruolato per due anni al 12° reggimento corazzieri di stanza a Rambouillet.





















1914

Combatte nelle Fiandre come sergente. Parte come volontario in una missione pericolosa a Poelkapelle. Viene ferito gravemente a un braccio e subisce una concussione alla testa. Viene dichiarato invalido per il 75%. Ottiene una citazione all’ordine del giorno dall’Esercito e una Medaglia al Valor Militare. "L’Illustrè National" gli dedicherà in seguito la quarta di copertina.

1916-1917

È destinato a Londra all'ufficio passaporti francese. È riformato. Viene mandato nel Camerun. È colpito dalla malaria e dalla dissenteria amebica che non l’abbandonerà più per tutta la vita. Poi è promosso al secondo esame del baccalaureato a Bordeaux. 

1918

Comincia a Rennes i suoi studi di medicina che dureranno sei anni. Grazie alla fondazione Rockfeller fa un giro di conferenze in Bretagna.

1919

Si sposa a Quintin (Côte-du-Nord) con Edith Follet, figlia del direttore della Scuola di Medicina di Rennes.

1920

Nasce il 15 giugno a Rennes, dove s’è stabilito, sua figlia Colette.

1924

Discute a Rennes la tesi di dottorato "La vie et l’oeuvre de Philippe Ignace Semmelweis". Si laurea alla Facoltà di Medicina di Parigi.

1924-1928

Benché sia sicuro di poter succedere al suocero, Céline abbandona Rennes, la vita familiare, le promesse di una vita tranquilla e, grazie ancora una volta alla fondazione Rockfeller, entra alla Società delle Nazioni, lavora a Ginevra e a Liverpool. Viene a sapere, durante il suo peregrinare, che sua moglie ha divorziato da lui. Ritorna nel Camerun; nel 1926 sbarca negli Stati Uniti, dove studia medicina del lavoro e trascorre un lungo periodo nelle fabbriche Ford. Poi va in Canada e a Cuba.





















1928-1931

Apre a Parigi, al primo piano della rue d’Alsace 36, a Clichy, uno studio medico.
Di notte scrive il Voyage au bout de la nuit, per un periodo ininterrotto di quattro anni. Nello stesso tempo compone una commedia, L’Eglise (La Chiesa).
In intima relazione con la ballerina americana Elisabeth Craig, dedicherà ad essa il Voyage.

1931

Va ad abitare in rue Lepic 38, Montmartre. È medico all’ambulatorio della rue Fanny a Clichy.

1932

Una sua amica, Jeanne Carayon, manda all’editore Denoël, insieme con un altro manoscritto (che appartiene a una donna, inquilina della stessa casa di Céline) il Voyage. L’indomani Denoël decide di pubblicarlo, va in cerca dell’autore (che si era dimenticato di scrivere l’indirizzo) e lo trova grazie al secondo manoscritto. Sono necessarie addirittura quattro successive correzioni di bozze prima che la tipografia riesca a stampare fedelmente il linguaggio rivoluzionario di Céline.
In novembre esce il Voyage au bout de la nuit. Léon Daudet lo appoggia al Goncourt, ma il premio viene assegnato a Guy Mazeline per il romanzo Les loups. Il Voyage ottiene il premio Renaudot e fa scrivere a Bernanos un articolo entusiastico. Comincia Mort à credit.

1933

Denoël pubblica L’Eglise che una compagnia filodrammatica rappresenterà a Lione nel dicembre del 1936.

1934

Il 1° dicembre, a Medan, Céline rende omaggio a Zola.

1936

Pubblicazione di Mort à credit. Poi va in Russia, dove spende tutti i diritti d’autore della traduzione (fatta da Elsa Triolet e Aragon) del suo primo romanzo. Al ritorno pubblica un pamphlet anticomunista: Mea Culpa. Incontra Lucette Almanzor, ballerina all’Opéra comique, che sposerà nel 1943.

1937

Medico a bordo del piroscafo che fa la rotta Bordeaux-Terranova. Scrive Bagatelles pour un massacre (Bagattelle per un massacro) in rue Lepic a Parigi e durante le vacanze a Saint-Malo che uscirà in dicembre.

1938

Lascia l’ambulatorio di Clichy e la rue Lepic. Va a lavorare a Saint-Germainen-Laye, ma dopo un po’ abbandona il suo studio disertato dalla clientela. Da Denoël esce L’école des cadavres (La scuola dei cadaveri).

1939

Ritorna dalla madre in rue Marsonier a Parigi, vicino al passage Choiseul.

Il 21 giugno viene condannato per diffamazione a causa de La scuola dei cadaveri. In agosto vuole arruolarsi; ma viene respinto. Fa il medico su una nave, la Shella, fra Marsiglia e Casablanca. La Shella viene affondata dai tedeschi.

















1940

Al ritorno in Francia sostituisce il medico dell’ambulatorio di Sartrouville, chiamato sotto le armi. Poi fugge, insieme con Lucette Almanzor, due bambini di otto giorni e una nonna di novant’anni. Medico per quindici giorni all’ospedale di La Rochelle. Rifiuta di partire per l’Inghilterra, non volendo abbandonare la sua ambulanza. In ottobre ritorna a Parigi. Abita per un po’ da sua madre in rue Marsollier, poi va al quinto piano di via Gilardon 4, di fronte al Moulin de la Galette, grazie all’intervento del pittore Gen Paul. Resterà nell’appartamento fino al 1944. In tre mesi scrive Les beaux draps (La bella rogna).

1941

Pubblicazione de La bella rogna.

1942

Direttore dell’ambulatorio di Bezons. Va a Berlino, sperando poi di fuggire in Danimarca, dove ha trasferito tutti i suoi risparmi.

1943

Si sposa con Lucette Almanzor al municipio del XVIII arrondissement.

1944

Esce in aprile da Denoël Guignol’s Band. In luglio lascia Parigi con la moglie, l’attore Le Vigan e il gatto Bébert. Vorrebbe andare in Danimarca. Ma lo dirigono verso la Germania quindici giorni a Berlino, tre mesi di prigione, poi a Sigmaringen fino al mese di marzo del 1945.

1945-1946

Attraversa la Germania bombardata e ridotta a un cumulo di macerie. Arriva il 27 marzo a Copenaghen, dove si nasconde fino alla partenza dei tedeschi. Il 25 dicembre viene arrestato e imprigionato in una cella da condannato a morte, dove resterà per quattordici mesi.

1947

Viene internato il 26 febbraio all’ospedale nazionale di Copenaghen per ordine del ministro danese della giustizia. Liberato il 24 giugno, vive dapprima in un granaio e poi in una capanna.


1950

La Corte di Giustizia di Parigi lo condanna il 21 febbraio a un anno di prigione, a cinquantamila franchi di ammenda, all'indegnità nazionale e alla confisca dei beni.




















1951

Viene amnistiato il 26 aprile. Ritorna in Francia. Vive a Montone in casa della suocera; poi a Parigi, ospite di amici. Infine si trasferisce a Meudon, in un padiglione sulla Route des Gardes. È il medico dei poveri. Sua moglie dà lezioni di danza.

1952

Gallimard pubblica Féerie pour une autre fois, I (Pantomima per un’altra volta).

1954

Pubblicazione di Normance (Féerie II).

1955

Pubblicazione degli Entretiens avec le professeur Y (Colloqui con il professor Y).

1957

D’un château à l’autre (Da un castello all’altro), pubblicato da Gallimard, attira di nuovo l’attenzione della critica.

1959

Gallimard pubblica Ballets (Balletti).

1960

Nord gli assicura una nuova fama. "L’Express" pubblica una sua intervista che suscita molte polemiche.

1961

Sabato 1° luglio muore per una congestione cerebrale mentre sta terminando Rigodon. I parenti tengono nascosta la notizia della morte. Il 4 luglio Céline è sepolto quasi clandestinamente al cimitero di Meudon, vicino alla ferrovia.





















Da Louis-Ferdinand Céline, di Pol Vandromme.