venerdì 28 gennaio 2011

...e anche il Messaggero su Céline...



Grazie della segnalazione a Stefano!

6 commenti:

Andrea Lombardi ha detto...

Ciao a tutti.

Come ricordato in altro commento, prego a tutti di firmarsi, anche con uno pseudonimo, per favorire l'eventuale "dialogo" tra utenti.

Prego inoltre, specie affrontando certe tematiche - che affiorano inevitabilmente toccando temi spinosi con i pamphet - di usare nei toni e nei contenuti dei propri commenti il normale rispetto verso i propri interlocutori e verso qualunque gruppo sociale, etnico, politico, etc.

Di guerre, violenza e discriminazioni ce ne sono abbastanza in giro, anche senza evocarle qui.

Céline, all'uso, poteva permettersi di dare qualche sbroccata ogni tanto; chi è passato per la guerra vera (o due), e non attraverso una tastiera e un monitor, "can
drink from my canteen any day".
Come mi disse il Generale Giorgio Farotti (nel 1945 giovane Tenente sul fronte del Senio), guardandomi con occhi che in quel momento non vedevano il suo salotto: "... sei mai stato in buca, sotto un bombardamento; quando il cielo intero sembra esploderti sopra l'elmetto...".

Vi ringrazio,

Andrea Lombardi

johnny doe ha detto...

Raccolgo il suggerimento anche se con Celine non sempre è facile, non tanto verso interlocutori o gruppi etnici,ma specie versi certi intellettuali...
Quanto alla buche,tanto per gradre,in Bosnia c'ero anch'io.

Andrea Lombardi ha detto...

"Raccolgo il suggerimento anche se con Celine non sempre è facile, non tanto verso interlocutori o gruppi etnici,ma specie versi certi intellettuali..."

Grazie per la comprensione! ;-)

"Quanto alla buche,tanto per gradre,in Bosnia c'ero anch'io."

Accidenti! Prima o poi ce ne devi parlare! Dal mooooolto basso del mio modestissimo servizio come FR
(73GE1257, I/2000)nella MMI hai tutto il mio rispetto!

Ciao a tutti,

Andrea Lombardi

johnny doe ha detto...

Purtroppo niente di glorioso.
Tanto per tenerla corta,io e un amico ex legionario ci siam trovati a Serajevo nel marzo del'92,ospiti di un comune amico croato.
Ai primi di aprile la situazione cominciò a riscaldarsi e i serbi cominciarono a cannoneggiare e bombardare la città.
A tratti,mi sembrava di stare in un film,talmente incredibile pareva la cosa ai nostri tempi.
Prima che la città venisse circondata,tutti insieme moglie croata compresa,verso metà mese,cercammo di raggiunger la Croazia,via Mostar.
Il mio amico nell'uscir dalla città fu ferito alla gamba da uno snejper.Viaggio in auto,con armi a portata di mano,e mille difficoltà e incontri d'ogni tipo(ti risparmio i particolari).
Durante una sosta in un villaggio per curare il mio amico,ci dissero che Mostar era occupata dai serbi e così dovemmo affrontare una via crucis che ancor oggi mi vien da vomitare.Come Dio volle,arrivammo a Ploce e poi a Spalato.

Tu con la missione quando c'eri e dove?

Andrea Lombardi ha detto...

No no, il militare (di leva) l'ho fatto qui in Italia...

Cmq che storia... un mio amico era andato invece mercenario con i kossovari nel 1998-1999, e anche in questo caso non per gloria ma per cercare di rimanerci secco dopo che la sua vita era andata a pezzi...

johnny doe ha detto...

Pensavo che MMI fosse la Missione Militare Italiana o la Marina Militare Italiana in Adriatico durante il confltto.
Comunque io ed il mio amico non eravamo lì per rimanerci secchi.
ciao