martedì 20 dicembre 2022

Ringraziamento a Stenio Solinas


Ho finalmente un minuto per ringraziare pubblicamente Stenio Solinas per questo straordinario regalo fattomi (e grazie a Andrea Scarabelli per aver fatto da "tramite"), i suoi "Bulletin Célinien" dal 1983 al 2001! Lo ringrazio anche per la sua prefazione - e non solo, quando ci restituì le bozze ci rendemmo conto che di sua iniziativa le aveva anche corrette! - al nostro Céline ci scrive. Le lettere di Louis-Ferdinand Céline alla stampa collaborazionista francese, 1940-1944, edito da Settimo Sigillo nel 2011 e per quella al Louis-Ferdinand Céline - Un profeta dell'Apocalisse di Bietti (2018, rist. 2022) e delle sue parole di incoraggiamento nei miei confronti nella stessa:

Da un decennio a questa parte, Andrea Lombardi si è imposto qui da noi come il più appassionato dei célinologhi e il libro che ora avete fra le mani ne è la dimostrazione e/o la consacrazione.

Grazie Stenio!



"Colloqui con il Professor Y" di Céline tradotto in Farsi

 




martedì 25 ottobre 2022

Su "Il Giornale", Régis Tettamanzi e l'edizione Gallimard di "Londres", il nuovo inedito di Louis-Ferdinand Céline




Su "Il Giornale" del 19 ottobre 2022, in "anteprima" nazionale abbiamo conto della bella prefazione di Régis Tettamanzi all'edizione Gallimard di "Londres", nuovo inedito céliniano appena uscito in Francia, da leggere!

Grazie a Alessandro Gnocchi e a Tom Vous Regarde per la magnifica ricolorazione della foto di Louis Destouches nel 1915.

Andrea Lombardi




Per acquistarlo: https://amzn.to/3VSYPDT


mercoledì 10 agosto 2022

“Guerre, solo un capitolo tagliato del Viaggio?”, di Marc Laudelout, dal “Bulletin Célinien” n° 452, giugno 2022.













Guerre, solo un capitolo tagliato del Viaggio?

Questa è l’azzardata ipotesi avanzata da Émile Brami su “L’Observateur” del 5 maggio 2022. Che dire dell’indicazione sul retro di una pagina del manoscritto dell’indirizzo californiano di Elizabeth Craig nel 1933-34? “Chi non ha mai scritto un appunto dietro una pagina di brogliaccio?”, ribatte questo specialista di Céline. Secondo quest’ultimo, per ridurre i costi di impaginazione e stampa del Viaggio, l’editore Denœl avrebbe chiesto a Céline di cestinare delle pagine. Non vediamo come questo potesse essere possibile, dal momento che l’editore aveva ricevuto un testo dattilografato pronto alla stampa e non una prima bozza. Inoltre, sappiano quanto Céline fosse intransigente, e che non accettasse manipolazioni del suo testo. E se quelle pagine fossero state tolte dall’autore stesso prima della revisione? Poco probabile, Guerre non è proprio nel tono del Viaggio. Gli altri céliniani datano d’altronde il testo al 1934, o al 1933, ma in ogni caso dopo l’uscita del primo romanzo. Gaël Richard nota che un tale Julien Boisson, nome utilizzato alla pagina 94, ebbe la sua ora di gloria nel maggio 1932 (quando il manoscritto era già stato inviato a Gallimard e poi a Denœl). Brami ha però invece ragione a riprendere il prefatore che presenta guerre come “un romanzo inedito”, termine usato anche nei comunicati inviati alla stampa e alle librerie. Si tratta piuttosto di una prima bozza incompleta, o, in altre parole, della stesura di primo getto di un episodio che Céline avrebbe voluto includere nel suo secondo romanzo. Il quale avrebbe dovuto comprendere tre parti: “Infanzia – Guerra – Londa”, come annunciò egli stesso al suo editore. Si può in ogni caso essere d’accordo con la conclusione di Émile Brami: “Guerre, se non è un vero romanzo, e che faccia parte del Viaggio al termine della notte o sia stato scritto in seguito, presenta humor, argot, sessualità sfrenata, sguardo lucido sulla natura umana, personaggi ben scolpiti in tre frasi – tutti i caratteri dell’opera céliniana”.

A margine, notiamo come questa tesi è stata ripresa in Italia da un accademico, Pierluigi Pellini, e una studentessa, Giulia Mela (non sappiamo se sia una sua dottoranda). Tra le righe del loro scritto sembra di scorgere una certa ostilità di Pellini per l’avvocato e biografo céliniano François Gibault, prefatore di Guerre – anche in una nota di un suo breve saggio su Céline e la guerra – una presumibile vicinanza ideologica a Jean-Pierre Thibaudat, il presunto ricettatore dei manoscritti inediti (non a caso lo scritto dei due è stato ripreso da “Libération”, quotidiano di sinistra francese dove scriveva Thibaudat), la probabile volontà di sminuire l'opera di Céline oltre che di condannarlo moralmente, nello stile dei saggisti “antirazzisti” Pierre-André Taguieff e Annick Duraffour con il loro contestato libro a tesi del 2017 Céline, la race, le Juif. Come citato da Laudelout nell’articolo sopra, e come rilevato da altri specialisti dell’opera di Louis-Ferdinand Céline, lo stile di scrittura di Guerre è più simile a quello di Morte a credito, pubblicato nel 1936, che al Viaggio al termine della notte – anche per le sequenze più spinte, in quanto a temi. Non si capisce poi il motivo per il quale, se Guerre fosse solo un capitolo rimosso, ci sarebbe un duplicato con temi simili (ferimento/ospedale militare), ma troppo diverso per stile, trama e situazioni per essere una riscrittura, nello stesso Viaggio al termine della notte.  Abbastanza speciosa anche la loro affermazione relativa a una edizione frettolosa, dal momento che vi si sono dedicati alcuni dei migliori specialisti di Céline – tra i quali non figurano Thibaudat, per sua stessa ammissione, o Pellini o la Mela, d’altronde – e che il libro è corredato nell’ordine da:

- una prefazione

- una nota sull’edizione

- una selezione dei fogli originali del manoscritto

 e una appendice con

- un breve saggio su Guerre nella vita e nell’opera di Céline

- un indice dei personaggi

- un lessico dell’argot e dei termini medici e militari

Il che non ne fa certo una “edizione scientifica”, ma d'altronde non era l’intenzione di Gallimard, visto che il libro è coerentemente uscito nella collana di romanzi Blanche, a beneficio dei lettori che aspettavano questi scritti da decenni. Per i più o meno interessanti libercoli dei critici letterari in (legittima, intendiamoci) cerca di visibilità ci sarà tempo.

 Andrea Lombardi

 

martedì 19 luglio 2022

Numero speciale di "Présent" su Louis-Ferdinand Céline: "Y’ en a que ça emmerde?"



Sommario:

ÉDITO À chacun son Céline

Léon Daudet, dénicheur de génie(s)

« L’ANTI-BRASILLACH » dans des relations houleuses

Quand la droite a la dent dure (Bardèche, Brigneau, Cousteau)

D’anar jusqu’aux poils à communiste Labiche : Les idées politiques de Céline

Le paradoxe juif (avant les pamphlets): les caractéristiques juives de son destin

Voyage au bout de la Célinie : lexique des différents types d’amateurs de Céline

Les copains de la Butte : Le Vigan, Gen Paul, Marcel Aymé…

Entres vaches, c’est un gala… : Albert Paraz, fidèle entre les fidèles

Dans les yeux de Lucette… : une défense bec et ongles

Les confessions d’Elizabeth Craig : La dédicataire de Voyage retrouvée

Ces mignonnes à la barre : les danseuses qui firent sa vie

L’anticlérical sera tout de même béni : un complot de cathos (Almanzor, Nimier, Gibault…)

Omissions, triturations, amalgames : Ils n’ont pas eu sa peau, ils veulent tuer sa légende

Un prophète… : à travers ses aphorismes

Père de l’Église ? : vu par André Suarès

Figures du célinisme…

Les pamphlets longs : revue des haines

Les associations céliniennes

Les belles images de Bardamu ; Céline enluminé (œuvres illustrées) ; Céline se fait une toile (la difficile adaptation au cinéma) ; Guignol’s Bandes dessinées

Commentaires : La jeune droite contre les pamphlets ; Qui est de droite ?

Bibliographie célinienne : L’essentiel

D’ici Londres : les manuscrits retrouvés (heureuses conséquences d’un vol)


lunedì 18 luglio 2022

"Louis-Ferdinand Céline, fuorilegge della Letteratura", con l'editore Enzo Cipriano, il saggista Andrea Lombardi e Andrea Urbano

"Louis-Ferdinand Céline, fuorilegge della Letteratura", con l'editore Enzo Cipriano, il saggista Andrea Lombardi e Andrea Urbano, rassegna "Palazzo parlante", Venerdì 15 luglio a Roma.







lunedì 4 luglio 2022

Da un manoscritto inedito di Céline all’altro: dopo Guerre, esce Londres




Dopo il successo editoriale di Guerre, primo dei manoscritti inediti di Louis-Ferdinand Céline riemersi fortunosamente nell’estate 2021, uscito in Francia lo scorso maggio e già “best seller” con più di 140.000 copie vendute e 200.000 tirate, l’editore Gallimard annuncia la prossima pubblicazione del secondo manoscritto, Londres (Londra), per il 13 ottobre 2023. Londres, scritto nel 1934 e consistente in circa 500 fogli, “è il seguito diretto di Guerre”, spiega Gallimard, “Si distingue come la grande narrazione di una doppia vocazione: quella della scrittura e quella della medicina. O come stare il più vicino possibile alla verità degli uomini, in mezzo a questa oltraggiosa e menzognera farsa che è la vita”. Il nuovo romanzo riparte dal finale di Guerre, dove il protagonista Ferdinand finisce incastrato tra Cascade, un magnaccia e Angèle, la sua prostituta, la quale per liberarsi dal suo protettore lo denuncia con l’accusa di essersi ferito da solo a un piede per evitare di essere mandato al fronte. Quindi, Angèle si avvicina a Ferdinand, ma poi fugge a Londra assieme a un Maggiore britannico. Nell’ultima scena Ferdinand parte in battello per l’Inghilterra iniziando un nuovo ciclo di avventure, come toccò realmente al maresciallo d’alloggio Louis Destouches, il vero nome di Céline, nel 1915 mentre prestava servizio presso l’ambasciata francese a Londra, dopo essere stato esonerato dal servizio attivo nell’Armée a causa della sua grave ferita al braccio conseguita durante un’azione di collegamento nel 1914. Il periodo di Londra, con le sue frequentazioni del variopinto milieu francese locale e della fauna dei bassifondi dei docks lungo il Tamigi era già stato ripreso picarescamente da Céline nei suoi romanzi Guignol’s Band I e II

Andrea Lombardi


sabato 18 giugno 2022

a cura di Andrea Lombardi e Miriam Pastorino - Profeti inascoltati del Novecento, Sessantasei personalità fuori dagli schemi della cultura e dell’arte illustrate dai disegni di Dionisio di Francescantonio

a cura di Andrea Lombardi e Miriam Pastorino

















Profeti inascoltati del Novecento

Disegni di Dionisio di Francescantonio
Progetto editoriale di Andrea Lombardi
Prefazione di Vittorio Sgarbi

La rassegna “Profeti inascoltati del Novecento” collega pensatori liberi ed eretici, conservatori di valori e non di costumi, e di integrità morale che costituisce l’unica forma possibile di pensiero, a un disegnatore che ne ha eseguito il volto, le ansie e le riflessioni, e ad altri scrittori che ne hanno interpretato lo spirito.
Da Jünger a Conrad, da Pound a Borges, da Ennio Flaiano a Cristina Campo, da Bernanos ad Albert Camus. Un Olimpo siffatto, e spesso con gli stessi protagonisti, aveva illustrato, impavido, Tullio Pericoli. Oggi tocca a Dionisio di Francescantonio con il disegno e ad altri, come Stenio Solinas, con le parole. L’arte pretende quella libertà di espressione che personaggi scomodi come Louis-Ferdinand Céline, Hannah Arendt, Filippo Tommaso Marinetti, il cardinale Giuseppe Siri, hanno coraggiosamente e diversamente testimoniato, anche divisi dalle violentissime vicende storiche del Novecento. Non posso che guardare con favore, quindi, i ritratti – accompagnati dagli approfondimenti di apprezzati pensatori e amici come Pietrangelo Buttafuoco, Gianfranco de Turris, Luigi Iannone e altri – di Dionisio di Francescantonio, così vivi ed espressivi, lucenti nel buio di un’epoca senza maestri.
(dalla prefazione di Vittorio Sgarbi)



Sessantasei personalità fuori dagli schemi della cultura e dell’arte illustrate dai disegni di Dionisio di Francescantonio e dagli scritti di Eraldo Affinati, Roberto Alfatti Appetiti, Gianfranco Andorno, Giorgio Ballario, Simonetta Bartolini, Davide Brullo, Piero Buscaroli, Pietrangelo Buttafuoco, Antonio Caronia, Alfredo Cattabiani, Riccardo De Benedetti, Alain de Benoist, Gianfranco de Turris, Dionisio di Francescantonio, Rachele Ferrario, Fabrizio Fratus, Luca Gallesi, Alessandro Gnocchi, Luigi Iannone, Andrea Lombardi, Gennaro Malgieri, Gian Ruggero Manzoni, Valerio Alberto Menga, Adriano Monti Buzzetti Colella, Miriam Pastorino, Guido Pautasso, Roberto Pecchioli, Alex Pietrogiacomi, Elena Pontiggia, Marco Respinti, Emanuele Ricucci, Gianni Rondolino, Alberto Rosselli, Andrea Scarabelli, Adriano Scianca, Gian Paolo Serino, Giovanni Sessa, Vittorio Sgarbi, Luca Siniscalco, Stenio Solinas, Armando Torno, Manlio Triggiani, Gianluca Veneziani e Rodolfo Vivaldi.


Brossura, 19x26, stampato su carta avoriata, 230 pagg. ill. in b/n fotografico e colori, 
Euro 29,00.

Un libro della collana OFF TOPIC di ITALIA Storica, Genova 2022.

ISBN 978-88-31430-22-7




lunedì 30 maggio 2022

"Guerre", il primo dei manoscritti inediti di Céline a "TG2 Mizar", di Adriano Monti Buzzetti Colella e con la partecipazione di Andrea Lombardi

“Guerre”, primo romanzo tratto dalle carte fortunosamente recuperate di Louis-Ferdinand Céline, è già in testa alle classifiche d’Oltralpe. 

E lo scrittore francese più geniale, controverso e “maledetto” del Novecento torna a far discutere; due interventi céliniani di Andrea Lombardi su “TG2 Mizar” di RAI2 del 28/5/2022 qui:



giovedì 31 marzo 2022

Manoscritti inediti di Céline: Gallimard annuncia la pubblicazione di tre opere inedite e una mostra

Manoscritti inediti di Céline: Gallimard annuncia la pubblicazione di tre opere inedite e una mostra



Dopo l’annuncio dell’uscita il 5 maggio prossimo di Guerre, il primo dei manoscritti inediti del romanziere Louis-Ferdinand Céline ritrovati fortunosamente la scorsa estate, Gallimard annuncia la pubblicazione delle altre opere inedite e di una mostra a tema che si terrà alla galleria Gallimard di Parigi, come riferito dal periodico “LivresHebdo” del 30 marzo 2022.




Il romanzo Guerre apparirà il 5 maggio nella collana “Blanche” in un'edizione curata dallo specialista di letteratura del XX secolo Pascal Fouché e con una prefazione dell'avvocato François Gibault, esecutore testamentario e curatore dell’opera letteraria dello scrittore.

Gallimard parla nella sua presentazione dell’opera di “duecentocinquanta pagine di romanzo ambientato nelle Fiandre durante la Grande Guerra […] ossia la prima bozza del manoscritto, scritta circa due anni dopo la pubblicazione del Viaggio al termine della Notte".

“Céline, tra racconto autobiografico e lavoro di immaginazione, solleva il velo sull'esperienza centrale della sua esistenza: il trauma fisico e morale del fronte, denunciando la guerra come un «mattatoio internazionale folle»”, aggiunge Gallimard.

La casa editrice ha anche in programma una mostra dal titolo “Céline, i manoscritti ritrovati”, alla galleria Gallimard di Parigi, dal 6 maggio al 16 luglio, curata dall’archivista e storico Alban Cerisier.

Seguiranno in autunno altri due inediti: Londra, prosecuzione di Guerre riprendente dalla partenza del protagonista céliniano per l’Inghilterra e le sue avventure a Londra e il racconto in stile di saga medievale La volontà di re Krogold, e nel corso del 2023 la nuova edizione di Casse-Pipe, del quale era stata in precedenza pubblicato solo la prima parte, unico frammento conosciuto prima della scoperta del manoscritto di ben 600 fogli assieme agli altri inediti, e del terzo volume dei romanzi di Céline nella prestigiosa Bibliothèque de la Pléiade.

Andrea Lombardi
http://www.bietti.it/author/andrea-lombardi/





domenica 27 marzo 2022

Novità editoriali a cura di Andrea Lombardi su Louis-Ferdinand Céline su "La Verità" di oggi


Su "La Verità" di oggi, paginata con occhiello in prima pagina dedicata alle ultime uscite a cura di Andrea Lombardi su Louis-Ferdinand Céline, per Bietti Edizioni e Passaggio al Bosco Edizioni, tra nuove edizioni e novità! Un bel panorama su questo grande romanziere e rivoluzionario del linguaggio, che speriamo sarà apprezzato dai céliniani e in generale dagli appassionati della Letteratura...

Qui i link ai libri:

domenica 20 marzo 2022

“Guerre”, in arrivo il primo inedito dei manoscritti ritrovati di Louis-Ferdinand Céline



J’ai toujours dormi ainsi dans le bruit atroce depuis décembre 14. J’ai attrapé la guerre dans ma tête. Elle est enfermée dans ma tête”.

“Così, dal dicembre del ’14 ho sempre dormito nel rumore più atroce. Mi sono beccato la guerra in testa. È rinchiusa nella mia testa”.



Il romanzo inedito Guerre, primo dei manoscritti di Louis-Ferdinand Céline fortunosamente ritrovati l’estate scorsa in Francia e per i quali è ancora in corso una battaglia legale dopo una prima archiviazione in sede penale per il reato di ricettazione tra gli aventi diritto, il biografo céliniano e avvocato François Gibault e la signora Véronique Chovin, ex allieva di danza e vecchia amica di Lucette, e gli “scopritori”, ossia il critico teatrale Thibaudat e l'avvocato Pierrat, dovrebbe essere pubblicato il 5 maggio 2022 nella collezione Blanche dell’editore francese Gallimard. L'edizione avrà una prefazione dello stesso François Gibault. Secondo “La Lettre du libraire”, per questo testo, appartenente nelle intenzioni di Céline a un trittico “Infanzia-Guerra-Londra” la cui prima parte era il suo romanzo Morte a credito del 1936, è prevista una tiratura di circa 80.000 copie. Il manoscritto di Guerre sarà quindi pubblicato nella sua unica prima stesura conosciuta, databile al 1934, e permetterà al lettore di seguire il corazziere Ferdinand Bardamu, alter ego romanzato del Céline-Maresciallo Destouches reale con gli orrori della prima guerra mondiale e degli ospedali militari: in uno dei passi più surreali, in pieno stile con le pagine più visionarie di Céline, Ferdinand riprende conoscenza dopo l’esplosione di un proiettile d’artiglieria, circondato dai suoi commilitoni morti. Poco dopo, mentre erra allucinato sul grandguignolesco campo di battaglia, si imbatte in dei soldati inglesi che lo portano in un ospedale da campo a Ypres, e lì Ferdinand osserva i giochi erotici di una infermiera con i corpi dei soldati morti, per poi andarci a letto, il tutto tra una visita dei suoi genitori e l’essere decorato della Médaille Militaire. Qualche pagina dopo finisce incastrato tra Cascade, un magnaccia e Angèle, la sua prostituta, la quale per liberarsi dal suo protettore lo denuncia con l’accusa di essersi ferito da solo a un piede per evitare di essere mandato al fronte. Quindi, Angèle si avvicina a Ferdinand, ma poi fugge a Londra assieme a un Maggiore britannico. Nell’ultima scena Ferdinand parte in battello per l’Inghilterra, come fece realmente il maresciallo d’alloggio Destouches nel 1915 per prestare servizio presso l’ambasciata francese a Londra, dopo essere stato esonerato dal servizio attivo nell’Armée a causa della sua grave ferita al braccio conseguita durante una coraggiosa azione di collegamento nel 1914, fatto d’arme per il quale fu effettivamente decorato al valor militare.

Andrea Lombardi

Curatore del primo sito italiano tutto dedicato a Louis-Ferdinand Céline, tra le ultime opere da lui curate ricordiamo Louis-Ferdinand Céline. Un profeta dell’Apocalisse (Milano, 2018; ed. economica: 2021), Céline contro Vailland (Massa, 2019), Nausea di Céline di Jean-Pierre Richard (Firenze, 2019), Louis-Ferdinand Céline. Il cane di Dio di Jean Dufaux e Jacques Terpant (Milano, 2018), La morte di Céline di Dominique de Roux (Roma, 2015; nuova ed. Firenze 2022) e Céline ci scrive (Roma, 2011). 

Su "Il Giornale" e "CulturaIdentità" del 19 marzo 2022:



domenica 13 febbraio 2022

"La morte di Céline" di Dominique de Roux su "Il Primato Nazionale"

Pubblichiamo, per gentile concessione dell’editore, la prefazione di Marc Laudelout all’edizione italiana di La morte di Céline, pubblicata da Passaggio al Bosco e curata da Andrea Lombardi [IPN]






martedì 8 febbraio 2022

NOVITÀ di Passaggio al Bosco Edizioni: Dominique de Roux, LA MORTE DI CÉLINE - Nuova edizione italiana a cura di Andrea Lombardi, con una prefazione di Marc Laudelout e uno scritto di Stenio Solinas




NOVITÀ di Passaggio al Bosco Edizioni:

Dominique de Roux
LA MORTE DI CÉLINE
Nuova edizione italiana a cura di Andrea Lombardi, con una prefazione di Marc Laudelout e uno scritto di Stenio Solinas

Pubblicato in Francia nel 1966, questo lavoro dello scrittore, editore e agitatore culturale Dominique de Roux ha contribuito in maniera determinante a far sì che le visioni e l’opera di Louis-Ferdinand Céline non venissero seppellite con lui alla sua morte. De Roux, all’epoca appena trentunenne, contribuì a togliere lo scrittore dall’oblio nel quale era stato relegato dopo la sua scomparsa e a legittimarlo letterariamente, suscitando l’inizio di una discussione critica che ancora oggi non accenna a fermarsi. Un saggio critico-letterario, un omaggio a Céline, una profonda e sofferta riflessione sullo stato della letteratura e sul conformismo degli intellettuali. “La morte di Céline” è un flusso di coscienza che ci permette non solo di scandagliare a fondo l’anima dello scrittore, veggente e narratore dell’Apocalisse, ma anche di fissare il nostro sguardo nell’abisso del XX secolo, che continua a proiettare le sue luci e le sue ombre sul nostro tempo e oltre.

INFO & ORDINI: www.passaggioalbosco.it

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mercoledì 2 febbraio 2022

lunedì 3 gennaio 2022

Il 2 gennaio 2022 è morto Gianni Celati, traduttore di "Colloqui con il professor Y"



Celati, nato a Sondrio nel 1937, il 10 gennaio avrebbe compiuto 85 anni. Trascorse l’infanzia e l’adolescenza in provincia di Ferrara. Laureatosi in letteratura inglese all'Università di Bologna con una tesi su James Joyce, cominciò presto a scrivere articoli per varie riviste, oltre a pubblicare le prime traduzioni, tra cui Colloqui con il professor Y di Louis-Ferdinand Céline.