venerdì 20 luglio 2012

Per i cento anni di Lucette Almanzor...



Riproponiamo, con tanti auguri!!!

Intervista a Lucette Almansor         
Un siécle de ecrivains, 1998
Traduzione Andrea Lombardi

Intervistatore: Quando avete conosciuto Céline?


Lucette Almansor: Tempo fa. Molto tempo fa. Ritornavo dall’America, avevo lasciato l’Opera Comica e mi allenavo con un grande istruttore dell’epoca, d’Alessandrie, e tutti i giorni dovevo fare quattro - cinque ore di esercizi. Lui era interessato alla danza, ed assisteva alle lezioni di d’Alessandrie. È lì che ha cominciato a parlarmi a poco a poco. Era alquanto “selvaggio”, ed allora, sono stata parecchio prima di accettare di parlargli. Ma alla fine mi è sembrato piuttosto naturale.


I: Siete stata sedotta dal suo carattere?


LA: Oh, era straordinario.


I: Come era?


LA: A prima vista era assente, era molto distante. Aveva qualcosa di misterioso.


I: A quell’epoca, era già conosciuto come scrittore?


LA: Aveva appena finito Morte a credito. Era molto stanco, molto del… Ogni volta che scriveva un libro, era spossato. Ci mise, credo, dieci anni per fare Morte a credito. Ci mise molto, molto, e ne sentiva la fatica. Allora per lui la danza era uno svago, era attratto soprattutto dal lavoro della danza classica, che è molto duro, ed aveva un’attrazione per i movimenti agili. I suoi passi erano aggraziati. Ed io… io ero molto impressionata dai movimenti e dall’espressione dei suoi occhi. Era triste, sognante.     


I: E avete vissuto con lui per molto tempo?


LA: Dal momento che sono stata con lui, non l’avrei potuto lasciare. È stato senza dubbio nel 35,  no 36, 35.  Non l’avrei mai più lasciato.


giovedì 19 luglio 2012

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Scritta sul retro, da Mea Culpa, 1936:

Il me manque encore quelques haines.
Je suis certain qu'elles existent.

"C'è ancora qualche motivo di odio che mi manca.
Sono sicuro che esiste"

Louis-Ferdinand Céline

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sabato 7 luglio 2012

“Le bagatelle di mister Macbeth” - Da Shakespeare a Céline

Lecce: “Le bagatelle di mister Macbeth” al Paisiello

 

Asfalto Teatro si ispira al Macbeth di William Shakespeare per dare vita a una riscrittura inedita di un classico del teatro. Per la prima volta la compagnia Asfalto Teatro si confronta con Shakespeare, dopo aver attraversato con la sua ricerca decennale diverse messe in scena di testi narrativi (come opere di Lewis Carrol, Pierre Klossowski, Franz Kafka, Jack Kerouac). Un’evoluzione, dunque, dal testo letterario che diviene teatro, al testo teatrale che si trasforma in nuova ri-scrittura scenica.
Il lavoro drammaturgico parte dal presupposto di voler inscenare l’incontro tra l’opera originale di Shakespeare e altre scritture letterarie, in particolar modo quella di Louis-Ferdinand Céline, in accordo con la linea di ricerca che ha sempre contraddistinto le precedenti produzioni di Asfalto Teatro: ovvero la ri-scrittura teatrale realizzata grazie al montaggio di ritmi e di variazioni di linguaggi differenti.
“Le bagatelle di mister Macbeth”
Da Shakespeare a Céline

Info: http://www.laltrapagina.it/mag/?p=9227
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In effetti anche Mazet, in una recente intervista, metteva in rilievo il legame tra Shakespeare e Céline (ricordate come LFC citava Shakespeare vs Sartre ne L'agitato in provetta?)...

martedì 3 luglio 2012

Ci siamo alzati noi, ci siamo liberati delle sue mani. Sono restate per aria le sue mani, rigide, piantate tutte gialle e blu sotto la lampada.
Nella camera sembrava come uno straniero adesso Robinson, che veniva da un paese spaventoso e uno non osava più parlargli.

L.-F. Céline, Viaggio al termine della notte.