domenica 12 dicembre 2010

La morte di Céline su La Stampa e La Stampa Sera, 5 luglio 1961


Grazie all'amico lettore Gino postiamo questi due articoli usciti il 5 luglio 1961 su La Stampa e La Stampa Sera e dedicati alla morte di Céline; articolo fazioso e inaccurato il primo, già più obiettivo il secondo. Cliccate sul link per scaricare il pdf.!


Nota: Sandro Volta, il redattore del primo articolo, attento ad ogni riga a stigmatizzare il "nazista, antisemita, fascista, etc" Céline, probabilmente aveva una qualche relazione con tale... Sandro Volta, inviato in Africa Orientale (dove "Tutti [i giornalisti] erano attenti a guadagnarsi meriti presso il regime" cit. da "L'Italia in prima pagina", di P. L. Vercesi, pag. 199-200), per la fascistissima "Gazzetta del Popolo" durante il Ventennio, insieme a molti altri giornalisti.

10 commenti:

guignol ha detto...

beh, che dire? durante la lettura del primo articolo mi sono fatta un sacco di risate, ma molto amare...il secondo un po' meglio, ma insomma...
da notare come giornali e giornalisti scrivano proprio quello che pare e piace loro allora come oggi, una schifezza...

letture comunque interessanti

lazard ha detto...

Andrea, non mi fraintendere, il post è bellissimo per sostanza e ricostruzione, però mi dispiace non riesco ad andare oltre la prima colonnina dell'articolo di Volta, non voglio innervosirmi così a mezzanotte. questo non sa niente di céline, non ha letto nemmeno un decimo del Viaggio (lo dice)e sparla! andasse a fanculo! non si può guardare.
Altresì, invito a leggere l'articolo di fianco "Studente bocciato si scaglia sul quadro dei voti e sviene", molto divertente.
un saluto ragazzi

Andrea Lombardi ha detto...

Ahahah!!! Capisco benissimo, mitico Daniz, però mettiamola così;

Seriosamente, il post è un memento per "noi céliniani" che talvolta, adesso che la critica letteraria verso Céline è un pò più benevola,diciamo: vabbè, ma adesso tutti vogliono LFC, insomma... ecco, prima era così!

Seriamente, grazie a Gino abbiamo postato per l'appunto due documenti interessanti, che ben illustrano la critica italiana vs LFC di quegli anni.

Ciao a tutti,

Andrea

johnny doe ha detto...

Non c'è da meravigliarsi,chi più strilla fregnacce ora deve farsene perdonare altre in passato.E' un must molto in voga da noi,patria di moralisti da pizzeria.Sembra essere il caso di questo becchino di giornalista.
Pensate un po', la cultura italiana!
Stessa sorte era capitata a Nietsche,praticamente illeggibile prima della traduzione Colli-Montinari.
Pure io ho smesso quasi subito di leggere questo fesso.

Il signorx ha detto...

Dice bene guignol,
ciarlatani di questo stampo ce ne erano allora come oggi, in abbondanza e non meno come caricature.

Di che stupirsi quindi, se in un secolo dominato dalla "velocità" e dall'odio, apparve un uomo, il Nostro, che fu immenso, non soltanto per la sua sottigliezza metafisica, per la bellezza sinistra e ammaliante, che lancia a torrenti tutto il suo disprezzo per le ideologie di ogni sorta e il suo disgusto della democrazia, del progresso e della civiltà; un uomo che ha chiaramente "navigato" visto e vissuto, nuda e cruda, e imperturbabilmente affermato la naturale ipocrisia e la naturale malvagità dell'uomo.

Allora come oggi, un temperamento del genere, così sprezzante che non gonfia mai la pappagorgia degli imbecilli resta assai difficile da digerire. Per non dimenticare, altresì, di tutte quelle volte che prese per il bavero la perfidia della critica, anch'essa non poteva nemmeno sfuggirli; e chi, come noi cèliniani, lo conosce sa di quali termini si serviva per definirla.

Penso a quante risate si farebbe, e a quante "deliziose" battute ci regalerebbe, se potesse imbattersi, come accade a noi, a leggere questi articoli che fan pensare alle tragicomiche dei pagliacci che troviamo periodicamente pavoneggiarsi perfidamente sui giornali di cronaca e di letteratura mainstream di ieri e di oggi.

guignol ha detto...

oh buonasera Signorx!

sul sito degli "Archives de France" nella rubrica Celebrazioni nazionali 2011, un bel testo dedicato a Céline da Henry Godard, uno dei massimi esperti nonchè professore emerito alla Sorbona.
io l'ho trovato interessante, per chi avesse voglia di leggerselo...

http://www.archivesdefrance.culture.gouv.fr/action-culturelle/celebrations-nationales/recueil-2011/litterature-et-sciences-humaines/louis-ferdinand-celine

johnny doe ha detto...

Signor x,bentornato,è molto che ci manca il suo esprit cazzeggiatore delle attuali patrie glorie letterarie et etiam...
A forza di Lipperwuming(h)iatura e i pistolotti kiowa di Nazione Indiana,che hanno in gran dispregio i celiniani,sembrava che lo scriver stesse dalle parti di vampiri e commissari a Quarto Oggiaro o dall'iperealismo new epic socialista impegnato.
A proposito del circo...

Il signorx ha detto...

Troppa considerazione Johnny, sì, è un pò di tempo che a forza di Lipper-wuminghiature e fini-pistolotti-bocchiniani, non c'è più piazzetta, parchetto, vicolo o angolo remoto, dove si non ci si ritrovi con un pagliaccio ingordo con espresso in volto i segni della più comica delle tragedie delle nazioni... il mio cattivo umore ha preso il sopravvento... così che - come un viaggiatore solitario che non vuole camminare a fianco della folla - ho deciso di intraprendere la via del deserto col fardello pesante dell'indigenza; scortato da una gelida lanterna che fioca rischiara l'aridità del cammino, e che per placare l'ira della "passione" ad ogni passo rinascente, gli verso il veleno della misantropia!:-)

A volte però, al tramonto. quando l'umore si placa, per alleviare la stanchezza mi siedo sotto un cielo vuoto volgendo lo sguardo verso l'orizzonte, dalla parte del torto, ad osservare la sua "impassibilità filosofica" sia quando sbeffeggia la credulità della plebaglia, sia quando schernisce i fabbricanti dell'iperealismo new epic; osservo, sorrido e penso: "Essi camminano tra di noi e presto per tutta l'umanità!"

@guignol,
Grazie x la segnalazione; scusa, ma che c'hai trovato di interessante? ;)
Piuttosto, senza porsi la domanda, del s'è o meno... sarebbe bello noi si facesse qualcosa per celebrare il cinquantenario...

Saluti cèliniani.

guignol ha detto...

@ signorx

...in effetti dopo aver riletto con più calma, devo dire che non c'è nulla di particolarmente interessante, nessuna novità, salvo forse che mi fa sempre effetto leggere di LFC celebrato ufficialmente...va beh, mi sono fatta prendere un po' dalla passione, è che leggo talmente tante notizie in giro in rete...
e per l'anno prossimo vedo che ci saranno dei colloqui, ad esempio al Pompidou.

ciao a tutti

guignol ha detto...

...riprovo con questo link

http://celinelfombre.blogspot.com/2010/12/qui-appartient-louis-ferdinand-celine_4480.html

tratta di riflessioni su temi credo cari ai céliniani, in particolar modo nell'ultima parte, quando si parla di portare fuori dalle accademie Céline e renderlo fruibile a tutti, presentarlo alle nuove generazioni, non solo Voyage e Morte a credito, insomma, ma l'intera opera...giusto Daniz?