Nonostante le recenti polemiche d’oltralpe sulla ristampa dei cosiddetti pamphlet antisemiti del sulfureo scrittore francese, sono decine i saggi, tesi di laurea, dottorati e opere teatrali dedicate in Francia a Louis-Ferdinand Céline. In Italia, dopo una produzione di grande qualità negli anni ’70, lo stato dell’editoria céliniana è meno consolante, come anche le ristampe dei suoi romanzi (Garzanti, Guanda, Einaudi) e quasi tutti i testi recenti sono appunto su Céline, non certo di Céline. Il libro a cura di Andrea Lombardi “Louis-Ferdinand Céline. Un profeta dell’Apocalisse. Scritti, interviste, lettere e testimonianze “(Bietti Editore, introduzione di Stenio Solinas, pagg. 496, Euro 25,00), invece, riunisce finalmente in un unico volume un vero vaso di Pandora di traduzioni di piccoli e grandi inediti in italiano o testi di difficile reperibilità di Céline, dando quindi uno sguardo a tutto tondo sulle molte vite e le opere di Louis Destouches: dai suoi scritti sulla medicina e sul linguaggio, su Zola e Rabelais, alle due canzoni sulla “malavita” che compose e fece mettere in musica, sino alle polemiche interviste dall’eremo di Meudon. Tutto ciò insieme alle lettere che vanno dalle acerbe missive ai genitori del giovane corazziere Destouches nella Grande Guerra, alle divertenti lettere a Roger Nimier, passando per quelle a Élie Faure dopo il successo del “Viaggio al termine della notte” e a quelle alla stampa collaborazionista francese. Tanti anche i ricordi di chi l’ha conosciuto: della moglie Lucette Almanzor, i saggi di Aymé, Gibault, Mazet, Muray e Cases, e una sezione di commenti inaspettati: da Mussolini a Will Self, da Bukowski a Henry Miller. Vi proponiamo alcuni estratti inediti e meno noti in Italia, per gentile concessione dell’editore Bietti.
Gian Paolo Serino, su #Stendhal, inserto culturale diretto da Mario Schiani de "la Provincia di Como, Lecco e Sondrio", domenica 22 luglio 2018.
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