Sono un avido lettore e rilettore di Céline e trovo ripugnante, letteralmente ripugnante, vedere Céline accostato a immagini politicizzate come Forza Nuova o simili. Ci tengo a specificare che il mio commento non vuole essere contro Forza Nuova, della quale non m'importa nulla, ma CONTRO qualunque accostamento dell'opera di Céline a qualsivoglia combriccola di politici... Sto rileggendo, in questi giorni, per l'ennesima volta, Viaggio al termine della notte: Bardamu, se proprio vogliamo dirlo, si professa anarchico, altro che destra o sinistra! Pietro
Qua non vedo alcun "accostamento", e se senti un qualunque podcast della conferenza, più volte replicata in diverse sedi di CPI (e non FN) e non solo non ve ne è traccia... Poi sicuramente LFC già dal discorso di Medan si discostò da qualunque schieramento, tuttavia, sulla base anche di saggi come il brillante Les idées politiques de Céline di Jacqueline Morand sarebbe difficile oltre che ingenuo negare che un certo "sguardo" sul mondo Céline lo aveva eccome: certamente anarchico nei comportamenti individuali, ma anche diciamo "conservatore" (seppur alla sua maniera, con venature di un socialismo naif) in generale.
PS al di là della mia apertura, ovviamente comprendo la tua perplessità, ma ti assicuro che se mi invitasse Sinistra e Libertà andrei a fare la conferenza pure lì... peccato che a parte una singola occasione a Rieti non vedo da questa parte un grande interesse. Tutto qui.
Bene, capisco. Allora mettiamola così: sarebbe molto bello se non ti invitasse un partito ma una casa editrice o una libreria o uno dei tanti festival letterari estivi di cui pullula l'italia. Pietro
:-DDDD Sì, concordo. Anzi, se qualcuno di voi lettori vuole organizzarmi una conferenza informale come le mie solite (la vita e le opere di Céline attraverso letture, interviste, inediti) nella sua città ben venga! I miei contatti sono nella barra affianco!
Aggiungo un commento un pò polemico a questa querelle: a sinistra Celine non è che lo odino... lo evitano direttamente. E' un innominabile. Chiunque sia dotato di un pò do obiettività non può che riconoscere la grandezza artistica del nostro. Però a sinistra si evita di studiarlo e di divulgarne le opere. Solo da una decina di anni i libri di LFC sono stampati e ristampati da importanti case editrici con regolarità (anche se qualche libro risulta ancora nell'index librorum prohibitorum). Personalmente ho provato a fare leggere il Viaggio ad amici di sinistra... la risposta è sempre stata un netto diniego. So che generalizzare è brutto. Gente come Gaber amava Celine. Ma anche Gaber era un grande atipico... Saluti, Vincenzo
Diciamo che decenni fa la critica "di sinistra" si è spesso distinta positivamente nell'analisi dei testi céliniani, con pochi pelosi distinguo. Solo ultimamente riscontro, in effetti, un notevole appiattimento conformista, direi in linea con i tempi. Da parte "destra", si è oggi oltre l'incensamento interessato di Céline per il solo Bagatelle, per fortuna, specie grazie agli scritti di Solinas (e non solo, ricordiamo per es Cardarelli), a parte casi patologici (negazionisti, etc).
Per quanto riguarda i lettori, alcuni dei céliniani "top" che conosco sono decisamente di sinistra; d'altra parte, sicuramente moltissimi giovani lettori di sinistra demonizzerebbero in automatico Céline per le solite ragioni.
Questo in Italia, regno della mediocrità conformista: nelle altre nazioni, e specie in Francia, salvo le occasionali polemiche, Céline non è mai andato così alla grande tra ristampe, saggi, adattamenti teatrali, convegni, etc :-D
6 commenti:
Sono un avido lettore e rilettore di Céline e trovo ripugnante, letteralmente ripugnante, vedere Céline accostato a immagini politicizzate come Forza Nuova o simili. Ci tengo a specificare che il mio commento non vuole essere contro Forza Nuova, della quale non m'importa nulla, ma CONTRO qualunque accostamento dell'opera di Céline a qualsivoglia combriccola di politici... Sto rileggendo, in questi giorni, per l'ennesima volta, Viaggio al termine della notte: Bardamu, se proprio vogliamo dirlo, si professa anarchico, altro che destra o sinistra!
Pietro
Qua non vedo alcun "accostamento", e se senti un qualunque podcast della conferenza, più volte replicata in diverse sedi di CPI (e non FN) e non solo non ve ne è traccia...
Poi sicuramente LFC già dal discorso di Medan si discostò da qualunque schieramento, tuttavia, sulla base anche di saggi come il brillante Les idées politiques de Céline di Jacqueline Morand sarebbe difficile oltre che ingenuo negare che un certo "sguardo" sul mondo Céline lo aveva eccome: certamente anarchico nei comportamenti individuali, ma anche diciamo "conservatore" (seppur alla sua maniera, con venature di un socialismo naif) in generale.
PS al di là della mia apertura, ovviamente comprendo la tua perplessità, ma ti assicuro che se mi invitasse Sinistra e Libertà andrei a fare la conferenza pure lì... peccato che a parte una singola occasione a Rieti non vedo da questa parte un grande interesse. Tutto qui.
Un caro saluto!!!
Andrea Lombardi
Bene, capisco. Allora mettiamola così: sarebbe molto bello se non ti invitasse un partito ma una casa editrice o una libreria o uno dei tanti festival letterari estivi di cui pullula l'italia. Pietro
:-DDDD
Sì, concordo. Anzi, se qualcuno di voi lettori vuole organizzarmi una conferenza informale come le mie solite (la vita e le opere di Céline attraverso letture, interviste, inediti) nella sua città ben venga! I miei contatti sono nella barra affianco!
Ciao a tutti!!!
Andrea
Aggiungo un commento un pò polemico a questa querelle: a sinistra Celine non è che lo odino... lo evitano direttamente. E' un innominabile. Chiunque sia dotato di un pò do obiettività non può che riconoscere la grandezza artistica del nostro. Però a sinistra si evita di studiarlo e di divulgarne le opere. Solo da una decina di anni i libri di LFC sono stampati e ristampati da importanti case editrici con regolarità (anche se qualche libro risulta ancora nell'index librorum prohibitorum). Personalmente ho provato a fare leggere il Viaggio ad amici di sinistra... la risposta è sempre stata un netto diniego. So che generalizzare è brutto. Gente come Gaber amava Celine. Ma anche Gaber era un grande atipico... Saluti, Vincenzo
Diciamo che decenni fa la critica "di sinistra" si è spesso distinta positivamente nell'analisi dei testi céliniani, con pochi pelosi distinguo. Solo ultimamente riscontro, in effetti, un notevole appiattimento conformista, direi in linea con i tempi. Da parte "destra", si è oggi oltre l'incensamento interessato di Céline per il solo Bagatelle, per fortuna, specie grazie agli scritti di Solinas (e non solo, ricordiamo per es Cardarelli), a parte casi patologici (negazionisti, etc).
Per quanto riguarda i lettori, alcuni dei céliniani "top" che conosco sono decisamente di sinistra; d'altra parte, sicuramente moltissimi giovani lettori di sinistra demonizzerebbero in automatico Céline per le solite ragioni.
Questo in Italia, regno della mediocrità conformista: nelle altre nazioni, e specie in Francia, salvo le occasionali polemiche, Céline non è mai andato così alla grande tra ristampe, saggi, adattamenti teatrali, convegni, etc :-D
Andrea Lombardi
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