sabato 11 febbraio 2012

Cathérine Maubon (Università di Siena) e il “Viaggio al termine della notte” di Louis-Ferdinand Céline


http://www.sienanews.it/2012/02/07/video-la-carica-eversiva-di-celine-a-lunedilibri/

[...] Molto apprezzata, da parte del numeroso pubblico presente, anche la scelta di proiettare un’intervista allo scrittore del 1959, realizzata della televisione pubblica francese, nella quale emerge - ha commentato Cathérine Maubon - l’incontestabile dimensione ironica del personaggio e la sua personalità multiforme.
Marcello Flores d’Arcais, docente di Storia contemporanea e Storia comparata, ha invece contestualizzato l’ambientazione storica del romanzo: La situazione sociale ed economica del tempo risentiva molto della crisi del 1929, anche se i suoi effetti erano più acuti negli Stati Uniti o in Germania, piuttosto che in Francia. Qui, vi era piuttosto una forte instabilità politica, a causa di coalizioni elettorali labili e poco coese.
“Viaggio al termine della notte”, per molti aspetti autobiografico, propone un viaggio-delirio fra le contraddizioni e le ipocrisie dell’inizio del XX secolo: gli orrori della trincea della Prima guerra mondiale, la ferocia dello sfruttamento coloniale, il degrado delle metropoli moderne e dei sobborghi operai, gli incubi tayloristici delle catene di montaggio, l’avvento di una piccola borghesia cinica e faccendiera. La storia si sviluppa intorno alla figura del dottor Bardamu, medico professionista, sorta di alter ego dell’autore che permette a Céline di riversare nel romanzo la sua carica sovversiva nei confronti dell’ordine sociale e dei canoni letterari dell’epoca.
 Céline scandalizza perché rompe lo scarto tra morale e letteratura – ha affermato Cathérine Maubon - La forza dirompente del “Viaggio” e le origini del suo successo, che lo rendono ancora attuale, non stanno tanto nel materiale narrato, quanto nelle forme espressive del romanzo, attraverso le quali sferra un attacco dirompente alla lingua e agli ambienti accademici ed elitari del suo tempo, quelli in cui si parla con l'accento distinto di chi dà gli ordini ai domestici. [...]

3 commenti:

Massimo Villivà ha detto...

Volevo segnalare che sul Corriere della Sera di oggi 15/02/2012 nella sezione di Milano, c'è un articoletto intiolato: Libro su Céline, polemica via web.
In pratica il buon assessore alla cultura Boeri viene assalito sul suo profilo FB da una serie di polemiche perché sembrerebbe aver patrocinato la presentazione del libro di RIccardo De benedetti "Céline e il caso delle Bagatelle". Nessuno si è posto il problema del contenuto del libro. Semplicemte, come si permette un asessore di patrocinare questa roba? Come si permette di parteciparvi?
L'impavido Boeri si è affrettato a smentire: nessuna locandina dell'evento, cioé siì, la locandina esiste ... ma è roba interna della Sormani, insomma non sia mai che il Comune patrocini una roba simile.
Dopo quasi 80 anni Bagatelle per un massacro non può ancora essere letto in pubblico ...
Chissà di cosa hanno paura?

Massimo Villivà ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Andrea Lombardi ha detto...

Guardate, tutta la vicenda del Caso Bagatelle di De Benedetti/Biblio Sormani/Assessore Boero è così squallida che non la commenterò su questo blog, per rispetto all'opera di Céline e a voi lettori. Soltanto, qua non si tratta secondo me di "egemonia della sinistra", "censura comunista o sionista", etc., ma solo del ben più grave conformismo dell'intellettuale italiano medio, pronto a nutrirsi dall'apparentemente gratuita mangiatoia del potere prevalente.

E non aggiungerò altro.

Chi conosce questo blog, capirà le mie ragioni, sapendo che le mie opinioni sono sempre state scritte con il contagocce, perchè questo blog è per Céline, e non su di me.

Andrea Lombardi