"Satisfiction 11 (dal 16 giugno in 500 mila copie, in tutte le librerie, compresa la vostra!). Saremo ovunque, anche negli stadi: Satisfiction è sponsor ufficiale del LIVE KOM 2011, il tour del nostro editore “spericolato, soddisfatto e rimborsato” Vasco Rossi.
Sul numero 11 inediti: Tom Wolfe, Joyce Carol Oates, L.-F. Céline, Harold Brodkey, Bill Clegg, Andre Dubus, Peter Orner, Jerry Stahl, Victor Gishler, Olivier Adam, Cees Noteboom, Salvatore Scibona, Claudio Magris, Edoardo Nesi, Mariapia Veladiano, Simona Vinci, Tommaso Pincio, Francesco Carofiglio, Vinicio Capossela", Gian Paolo Serino.
13 commenti:
mah!
?
:-)
non credo agli inediti postumi
E fai benissimo :-)
Ma quello sul prossimo Satisfiction è un inedito - in italiano -, scritto da vivo. Non inedito tout court, ma ti garantisco interessante ;-)
Un po' fuori tema...
Sull'inserto culturale del venerdi de Il fatto quotidiano, si cita Céline nell'articolo "Letterati omofobi" a firma di Nicola Gardini (p.IV).
"Céline, quel gran maestro del romanzo,
negli omosessuali trovava il peggio del
mondo. Li ha confusi con gli ebrei, o ha
confuso gli ebrei con loro: rottinculo che volevano metterlo in culo a tutti gli altri.
Secondo lui André Gide, esimio esponente del partito contrario, nella vita e nella scrittura, avrebbe insegnato agli adolescenti a dire alle loro mamme quanto fosse bello farsi fottere nel didietro e alle mamme a considerare la cosa del tutto normale. L’orrore dell’omo, in Céline, è pervasivo. Chi si porta dietro uno spazzolino da denti, come leggiamo nel Viaggio al termine della notte, si merita d’essere deriso come “omosessuale” (la parola allora – siamo nei primi anni Trenta – ancora scioccava).
Un altro maestro delle lettere francesi,
Jean-Paul Sartre, ha addirittura offerto
fondamenti teorici all’omofobia. Gli omosessuali, come i codardi, sarebbero una dimostrazione di quanto possa la cattiva fede: sono così e non posso essere altrimenti, e si sforzano di provare che i loro errori sono il loro destino. E dove va a finire, secondo il romanziere filosofo, la capacità di determinare la propria vita?
(Come se il “dovere di scegliere” riguardasse solo l’oggetto del desiderio, la donna aut l’uomo – se pure esistono – e non la capacità di vivere il desiderio in un modo anziché in un altro: perché la questione,
poi, è tutta lì – non in chi o che cosa vogliamo, ma come lo vogliamo e decidiamo di volerlo).
(prosegue con Flaiano e Kundera).
Fantastico, dobbiamo assolutamente aprire un post "stupidario" delle corbellerie scritte su LFC, questo merita il Darwin Awards... :-)
Grazie della perla; cmq per evitare OT e per dare risalto alle vostre segnalazioni vi prego di inviarmi una mail a ars_italia@hotmail.com , così poi creo un post apposito! :-)
Il 27 maggio di 117 anni fa.
Massimo
PS Certo che Céline insieme a Capossela...
Céline ha sempre difeso la diversità sessuale di tutti.
Ma questa gente invece di scrivere perché non cava i denti alle bambine?
Ah, perché sono impegnati a spolverare i gioielli di famiglia ai massoni!
Ma perchè non si occupano della litizzetto o di Augias^
Ormai sta storia dell'omofobia,coi tempi che corrono, è scaduta come Scalfari filosofo.
Andrea, ho visto in libreria una nuova edizione (con tanto di fascetta invocante il cinquantenario) di Viaggio al termine della notte. Tutto uguale tranne grafica e prezzo. Non credo un passo in avanti. Manco indietro. finis report.
ciao
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