“Così, dal dicembre del ’14 ho sempre dormito nel rumore più atroce. Mi sono beccato la guerra in testa. È rinchiusa nella mia testa”.
Il romanzo inedito Guerre, primo dei manoscritti di Louis-Ferdinand Céline fortunosamente ritrovati l’estate scorsa in Francia e per i quali è ancora in corso una battaglia legale dopo una prima archiviazione in sede penale per il reato di ricettazione tra gli aventi diritto, il biografo céliniano e avvocato François Gibault e la signora Véronique Chovin, ex allieva di danza e vecchia amica di Lucette, e gli “scopritori”, ossia il critico teatrale Thibaudat e l'avvocato Pierrat, dovrebbe essere pubblicato il 5 maggio 2022 nella collezione Blanche dell’editore francese Gallimard. L'edizione avrà una prefazione dello stesso François Gibault. Secondo “La Lettre du libraire”, per questo testo, appartenente nelle intenzioni di Céline a un trittico “Infanzia-Guerra-Londra” la cui prima parte era il suo romanzo Morte a credito del 1936, è prevista una tiratura di circa 80.000 copie. Il manoscritto di Guerre sarà quindi pubblicato nella sua unica prima stesura conosciuta, databile al 1934, e permetterà al lettore di seguire il corazziere Ferdinand Bardamu, alter ego romanzato del Céline-Maresciallo Destouches reale con gli orrori della prima guerra mondiale e degli ospedali militari: in uno dei passi più surreali, in pieno stile con le pagine più visionarie di Céline, Ferdinand riprende conoscenza dopo l’esplosione di un proiettile d’artiglieria, circondato dai suoi commilitoni morti. Poco dopo, mentre erra allucinato sul grandguignolesco campo di battaglia, si imbatte in dei soldati inglesi che lo portano in un ospedale da campo a Ypres, e lì Ferdinand osserva i giochi erotici di una infermiera con i corpi dei soldati morti, per poi andarci a letto, il tutto tra una visita dei suoi genitori e l’essere decorato della Médaille Militaire. Qualche pagina dopo finisce incastrato tra Cascade, un magnaccia e Angèle, la sua prostituta, la quale per liberarsi dal suo protettore lo denuncia con l’accusa di essersi ferito da solo a un piede per evitare di essere mandato al fronte. Quindi, Angèle si avvicina a Ferdinand, ma poi fugge a Londra assieme a un Maggiore britannico. Nell’ultima scena Ferdinand parte in battello per l’Inghilterra, come fece realmente il maresciallo d’alloggio Destouches nel 1915 per prestare servizio presso l’ambasciata francese a Londra, dopo essere stato esonerato dal servizio attivo nell’Armée a causa della sua grave ferita al braccio conseguita durante una coraggiosa azione di collegamento nel 1914, fatto d’arme per il quale fu effettivamente decorato al valor militare.
Andrea Lombardi
Curatore del primo sito italiano tutto dedicato a Louis-Ferdinand Céline, tra le ultime opere da lui curate ricordiamo Louis-Ferdinand Céline. Un profeta dell’Apocalisse (Milano, 2018; ed. economica: 2021), Céline contro Vailland (Massa, 2019), Nausea di Céline di Jean-Pierre Richard (Firenze, 2019), Louis-Ferdinand Céline. Il cane di Dio di Jean Dufaux e Jacques Terpant (Milano, 2018), La morte di Céline di Dominique de Roux (Roma, 2015; nuova ed. Firenze 2022) e Céline ci scrive (Roma, 2011).
Su "Il Giornale" e "CulturaIdentità" del 19 marzo 2022:
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