Dopo il successo editoriale di Guerre, primo dei manoscritti inediti di Louis-Ferdinand Céline riemersi fortunosamente nell’estate 2021, uscito in Francia lo scorso maggio e già “best seller” con più di 140.000 copie vendute e 200.000 tirate, l’editore Gallimard annuncia la prossima pubblicazione del secondo manoscritto, Londres (Londra), per il 13 ottobre 2023. Londres, scritto nel 1934 e consistente in circa 500 fogli, “è il seguito diretto di Guerre”, spiega Gallimard, “Si distingue come la grande narrazione di una doppia vocazione: quella della scrittura e quella della medicina. O come stare il più vicino possibile alla verità degli uomini, in mezzo a questa oltraggiosa e menzognera farsa che è la vita”. Il nuovo romanzo riparte dal finale di Guerre, dove il protagonista Ferdinand finisce incastrato tra Cascade, un magnaccia e Angèle, la sua prostituta, la quale per liberarsi dal suo protettore lo denuncia con l’accusa di essersi ferito da solo a un piede per evitare di essere mandato al fronte. Quindi, Angèle si avvicina a Ferdinand, ma poi fugge a Londra assieme a un Maggiore britannico. Nell’ultima scena Ferdinand parte in battello per l’Inghilterra iniziando un nuovo ciclo di avventure, come toccò realmente al maresciallo d’alloggio Louis Destouches, il vero nome di Céline, nel 1915 mentre prestava servizio presso l’ambasciata francese a Londra, dopo essere stato esonerato dal servizio attivo nell’Armée a causa della sua grave ferita al braccio conseguita durante un’azione di collegamento nel 1914. Il periodo di Londra, con le sue frequentazioni del variopinto milieu francese locale e della fauna dei bassifondi dei docks lungo il Tamigi era già stato ripreso picarescamente da Céline nei suoi romanzi Guignol’s Band I e II.
Andrea Lombardi
2 commenti:
Ci sono notizie in merito a traduzione e pubblicazione in Italia? Grazie.
Grazie a lei! I diritti di "Guerre" sono stati presi da una valida casa editrice italiana, secondo me potrebbero farcela a far uscire la traduzione anche per l'autunno-inverno prossimo.
Cordialmente,
Andrea Lombardi
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