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[testo del post sopra]
Questa ve la voglio raccontare. È una storia vera. Giuro. L'altro giorno stavo finendo di bere una bottiglia di vino bianco, quando di colpo ho sentito un rumore fortissimo provenire dalla camera da letto. O almeno così ho creduto. Cioè il rumore era forte e ho creduto potesse provenire dalla camera da letto, ma forse mi ero sbagliato non so. Mi sono quindi fiondato in camera con una certa strana sensazione. Un inizio di infondata paura, dato che vivo al terzo piano e a quell'ora nessuno era in casa dato che i miei figli erano a scuola e mia moglie fuori a fare la spesa. Cosa mai poteva essere stato? Di certo pensavo più a un cosa tipo un animale, magari un uccello che ha sbattuto sul vetro oppure un oggetto magari l'asse da stiro piegato che per qualche motivo era caduto sul pavimento facendo tutto quel fracasso.
Insomma pensavo più a un cosa, giammai pensai a un chi.
Ma di colpo un altro rumore come di passi incerti mi raggiunse l'orecchio. Con un terrore da bambino che lascia un retrogusto di ferro in bocca e un lampo accecante negli occhi, presi il bastone della scopa e mi diressi verso la sala da dove arrivava quel rumore. Ancora adesso mi chiedo quale arcana forza mi mise in marcia verso l'ignota paura? Cosa ci spinge a volte verso un fastidioso è scomodo dovere resta per me un mistero, un mistero che nemmeno il concetto dell 'io devo' categorico Kantiano hai potuto convincermi. Ma questa è un'altra storia.
Quando svoltai dal corridoio alla sala non ero davvero preparato per quello spettacolo: al centro della sala, in piedi davanti a me si ergeva un'Uomo Ragno sovrappeso in evidente stato di imbarazzo. Notai subito la fronte imperlata di sudore che emergeva come un quadro impressionista dalla maschera che si era tirato su forse proprio per il troppo caldo patito o il troppo sforzo.
'E lei chi cazzo è?' Feci con una smorfia di rabbia, mista a paura diventata aggressività.
Il tipo mi guardò con faccia stupida, quasi delusa e poi mi disse 'ma non vede? Sono l'Uomo Ragno!'
Io cercavo di riprendermi da quello che per un attimo pensai essere uno strano brutto sogno, poi dissi la prima cosa che mi passava per la testa 'ah sì e cosa vuole da me?'
L'uomo ragno si rimise la maschera e mi fece 'voglio che tenga il segreto sulla mia identità, nessuno sa che consegno libri per Andrea Lombardi '.
Scoppiai a ridere, non so ancora perché, ma così feci. Mi risvegliai per terra dopo un sonno strano, pensando a uno strano sogno.
Che mi crediate o no, sul letto in camera trovai, assieme a un paio di occhiali e un ukulele mai visto, questo libro 'La morte di Céline' di Dominique De Roux.
Ne ho scattato una foto per dimostrarvi che non sono pazzo.
Ma di colpo un altro rumore come di passi incerti mi raggiunse l'orecchio. Con un terrore da bambino che lascia un retrogusto di ferro in bocca e un lampo accecante negli occhi, presi il bastone della scopa e mi diressi verso la sala da dove arrivava quel rumore. Ancora adesso mi chiedo quale arcana forza mi mise in marcia verso l'ignota paura? Cosa ci spinge a volte verso un fastidioso è scomodo dovere resta per me un mistero, un mistero che nemmeno il concetto dell 'io devo' categorico Kantiano hai potuto convincermi. Ma questa è un'altra storia.
Quando svoltai dal corridoio alla sala non ero davvero preparato per quello spettacolo: al centro della sala, in piedi davanti a me si ergeva un'Uomo Ragno sovrappeso in evidente stato di imbarazzo. Notai subito la fronte imperlata di sudore che emergeva come un quadro impressionista dalla maschera che si era tirato su forse proprio per il troppo caldo patito o il troppo sforzo.
'E lei chi cazzo è?' Feci con una smorfia di rabbia, mista a paura diventata aggressività.
Il tipo mi guardò con faccia stupida, quasi delusa e poi mi disse 'ma non vede? Sono l'Uomo Ragno!'
Io cercavo di riprendermi da quello che per un attimo pensai essere uno strano brutto sogno, poi dissi la prima cosa che mi passava per la testa 'ah sì e cosa vuole da me?'
L'uomo ragno si rimise la maschera e mi fece 'voglio che tenga il segreto sulla mia identità, nessuno sa che consegno libri per Andrea Lombardi '.
Scoppiai a ridere, non so ancora perché, ma così feci. Mi risvegliai per terra dopo un sonno strano, pensando a uno strano sogno.
Che mi crediate o no, sul letto in camera trovai, assieme a un paio di occhiali e un ukulele mai visto, questo libro 'La morte di Céline' di Dominique De Roux.
Ne ho scattato una foto per dimostrarvi che non sono pazzo.
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