Piero Sanavio presenta il suo libro "Virtù dell'odio", su Louis-Ferdinand Céline
Grazie a Valeria per la segnalazione!
9 commenti:
Anonimo
ha detto...
Glissando sullo zelante servilismo dell'intervistatrice, la tesi di fondo dell'intervistato mi è sembrata per lo più imperniata su un prudente (e mortificante) distinguo tra il Céline uomo ed il Céline artista. Ciò detto, trovo assolutamente vaga e noiosamente conformistica la condanna dell'uomo Céline – per inciso, non la condivido affatto. Consiglierei a riguardo la lettura della biografia di Marina Alberghini “Céline gatto randagio”: testo prezioso nel demistificare accuse che a mio avviso non sono ormai più tollerabili, ma cui sembra disinvoltamente associarsi anche il qui presente professore.
P.S. Cosa intenderà mai Sanavio quando parla di leggere de Sade come discorso sul potere, e non à la Pasolini?
Mah!Non sapevo che Sanavio fosse considerato, come dice l'intervistatrice, uno dei massimi esperti di LFC. Comunque alla fine della fiera anche lui parla più dell'uomo maledetto per le sue idee (ma che due palle!)che della sua arte; sempre sentirsi in dovere di prendere le distanze dalle posizioni politiche, etc. di Céline e anche quando cita una frase di non so chi, si affretta a dire "scrittore ahimè di destra". Ma che significa?!? Sorvoliamo su "Viaggio alla fine della notte". Ho avuto l'impressione che a Sanavio piace molto parlare ed ascoltarsi, è piaciuto un po' meno a me che per lunghi tratti m'ha annoiato, con la sua caduta dal tronco e quantaltro... Ogni tanto si riscattava un po', ma insomma...
Sono d'accordo che l'intervistatrice è un pò troppo servile... ma cosa volete da una che fa una intervista su Celine e ad un certo punto dice di non conoscere il Voyage... questa non ha mai sentito nominare il nostro. Comunque l'intervista nel suo complesso è piacevole. Approfito per segnalare quanto ho trovato su internet...
Mah, guarda, ti assicuro che non erano presenti nè la Santanchè nè Storace, ma un gruppo simpatico di persone in generale, e in particolare tra gli intervenuti non appartenenti a La Destra o la destra, Gianluigi Usai, DECISAMENTE non de La Destra o la destra, visto che è il proprietario della FIAT Balilla "partigiana" nel film Il partigiano Johnny, o il ricercatore Emilio Scarrone (uno degli studiosi più ferrati della Guerra Civile tra Savona e Imperia). Detto questo, ognuno è libero di pensare bene o male del movimento politico che ha ospitato la conferenza, ci mancherebbe. Per me è stata una serata divertente, e ringrazio gli organizzatori, e la spettatrice che facendomi una domanda su Semmelweis mi ha dato l'occasione di citare la bella prefazione di Vonnegut all'edizione americana in paperback della Trilogia.
Scusami, hai postato il manifesto quando stavo rispondendoti!
Una delle cose più belle che abbia mai fatto in vita mia! :-D
E te lo dice uno che - non certo come Céline - ma una vita o due le ha già passate, vivendo in Algeria e Tunisia per anni, lavorando per la prima casa d'aste italiana di armi antiche, navigando per cinque anni tra Tangeri, Malta, Palermo, Barcellona... pubblicando libri di storia, traducendo un libro cardine dell'ambientalismo militante statunitense, scrivendo della guerra Iran-Iraq (tra i pochi in Italia), organizzando e partecipando a eventi di noise art, circuit bending, musica elettronica sperimentale...
Ti posto anche per completezza d'informazione il mio "slogun", citando gli SPK SPK SPK SPK SPK SPK SPK :-DDD
Andrea Lombardi è nato a Genova nel 1973. A parte l’astronauta e il cerusico, ha fatto quasi tutti i lavori usuali nel mondo occidentale, e attualmente opera nel campo della sicurezza. Da sempre si interessa di storia, letteratura e musica. È convinto che il miglior Sindaco per Genova sia Cthulhu, ma sfortunatamente gli astri per adesso non lo consentono. È tuttavia altrettanto convinto che una chance Genova e i suoi giovani schiacciati da precariato e disoccupazione la abbiano ancora, se si ci rendesse finalmente conto della necessità di investire con intelligenza, meglio tardi che mai, in tecnologie e logistica avanzata (Genova è stata resa grande nei secoli dal commercio dei beni, non solo dalla loro produzione) e in cultura, turismo e ambiente (dall’Università ai Musei, alle proposte culturali alternative).
Non scegliere IL MALE minore: al Comune vota ANDREA LOMBARDI.
Andrea, ti chiedo scusa per la mia superficialità ed ignoranza con la quale frettolosamente ho giudicato. Il Pere Ubu in me ha preso il sopravvento per un attimo. Fermo restando il mio disaccordo (per quel poco che vale) sulle tue scelte politiche non sentendomi ne di destra, ne di sinistra, tantomeno democratico, monarchico o anarchico, provvederò a rifugiarmi nel nulla della blogosfera, riservandomi solo il piacere di venire ogni tanto a farti visita "silenziosamente".
Ma va, commenta quanto ti pare e piace, qua ognuno è liberissimo, e anche qualche eccesso ci sta. Sia perché la comunicazione internet tende quasi sempre a essere un po' sopra le righe, sia perché fossero questi i problemi...
Sulle mie "scelte politiche", il manifesto con Chtuhlu dietro e vestito da W Smith di 1984 con una bottiglia di Victory Gin e una maglietta con un Sacro Cuore con Stalin al centro (era la foto di una performance qui http://agitacja.blogspot.it/2011/12/eriders-ii-carmine-1812-una-cavalcata.html) la dice lunga sulla mia candidatura :-D Più che "scelte politiche", direi che le mie sono solo visioni del mondo, e mi accontento di questo; che rimangano mie, e non di imporle a altri: anche perché poi se qualcuno la pensasse come me mi sentirei tenuto a essergli "contro" per principio, sono fatto così :-DDD
9 commenti:
Glissando sullo zelante servilismo dell'intervistatrice, la tesi di fondo dell'intervistato mi è sembrata per lo più imperniata su un prudente (e mortificante) distinguo tra il Céline uomo ed il Céline artista. Ciò detto, trovo assolutamente vaga e noiosamente conformistica la condanna dell'uomo Céline – per inciso, non la condivido affatto. Consiglierei a riguardo la lettura della biografia di Marina Alberghini “Céline gatto randagio”: testo prezioso nel demistificare accuse che a mio avviso non sono ormai più tollerabili, ma cui sembra disinvoltamente associarsi anche il qui presente professore.
P.S.
Cosa intenderà mai Sanavio quando parla di leggere de Sade come discorso sul potere, e non à la Pasolini?
Sor Vichi
Mah!Non sapevo che Sanavio fosse considerato, come dice l'intervistatrice, uno dei massimi esperti di LFC. Comunque alla fine della fiera anche lui parla più dell'uomo maledetto per le sue idee (ma che due palle!)che della sua arte; sempre sentirsi in dovere di prendere le distanze dalle posizioni politiche, etc. di Céline e anche quando cita una frase di non so chi, si affretta a dire "scrittore ahimè di destra". Ma che significa?!? Sorvoliamo su "Viaggio alla fine della notte". Ho avuto l'impressione che a Sanavio piace molto parlare ed ascoltarsi, è piaciuto un po' meno a me che per lunghi tratti m'ha annoiato, con la sua caduta dal tronco e quantaltro... Ogni tanto si riscattava un po', ma insomma...
Sono d'accordo che l'intervistatrice è un pò troppo servile... ma cosa volete da una che fa una intervista su Celine e ad un certo punto dice di non conoscere il Voyage... questa non ha mai sentito nominare il nostro. Comunque l'intervista nel suo complesso è piacevole. Approfito per segnalare quanto ho trovato su internet...
http://www.ladestra.com/index.php?option=com_content&view=article&id=596:la-destra-savona-conferenza-sugli-scritti-maledetti&catid=25:news-dal-territorio&Itemid=113
a proposito del link di sopra: ma cazzo Andrea, andare a parlare di Celine ad una banda di sottosviluppati...perchè?
Mah, guarda, ti assicuro che non erano presenti nè la Santanchè nè Storace, ma un gruppo simpatico di persone in generale, e in particolare tra gli intervenuti non appartenenti a La Destra o la destra, Gianluigi Usai, DECISAMENTE non de La Destra o la destra, visto che è il proprietario della FIAT Balilla "partigiana" nel film Il partigiano Johnny, o il ricercatore Emilio Scarrone (uno degli studiosi più ferrati della Guerra Civile tra Savona e Imperia). Detto questo, ognuno è libero di pensare bene o male del movimento politico che ha ospitato la conferenza, ci mancherebbe. Per me è stata una serata divertente, e ringrazio gli organizzatori, e la spettatrice che facendomi una domanda su Semmelweis mi ha dato l'occasione di citare la bella prefazione di Vonnegut all'edizione americana in paperback della Trilogia.
Scusami, hai postato il manifesto quando stavo rispondendoti!
Una delle cose più belle che abbia mai fatto in vita mia! :-D
E te lo dice uno che - non certo come Céline - ma una vita o due le ha già passate, vivendo in Algeria e Tunisia per anni, lavorando per la prima casa d'aste italiana di armi antiche, navigando per cinque anni tra Tangeri, Malta, Palermo, Barcellona... pubblicando libri di storia, traducendo un libro cardine dell'ambientalismo militante statunitense, scrivendo della guerra Iran-Iraq (tra i pochi in Italia), organizzando e partecipando a eventi di noise art, circuit bending, musica elettronica sperimentale...
Ti posto anche per completezza d'informazione il mio "slogun", citando gli SPK SPK SPK SPK SPK SPK SPK :-DDD
Andrea Lombardi è nato a Genova nel 1973. A parte l’astronauta e il cerusico, ha fatto quasi tutti i lavori usuali nel mondo occidentale, e attualmente opera nel campo della sicurezza. Da sempre si interessa di storia, letteratura e musica. È convinto che il miglior Sindaco per Genova sia Cthulhu, ma sfortunatamente gli astri per adesso non lo consentono. È tuttavia altrettanto convinto che una chance Genova e i suoi giovani schiacciati da precariato e disoccupazione la abbiano ancora, se si ci rendesse finalmente conto della necessità di investire con intelligenza, meglio tardi che mai, in tecnologie e logistica avanzata (Genova è stata resa grande nei secoli dal commercio dei beni, non solo dalla loro produzione) e in cultura, turismo e ambiente (dall’Università ai Musei, alle proposte culturali alternative).
Non scegliere IL MALE minore: al Comune vota
ANDREA LOMBARDI.
facebook.com/andrea.lombardi
Andrea, ti chiedo scusa per la mia superficialità ed ignoranza con la quale frettolosamente ho giudicato. Il Pere Ubu in me ha preso il sopravvento per un attimo. Fermo restando il mio disaccordo (per quel poco che vale) sulle tue scelte politiche non sentendomi ne di destra, ne di sinistra, tantomeno democratico, monarchico o anarchico, provvederò a rifugiarmi nel nulla della blogosfera, riservandomi solo il piacere di venire ogni tanto a farti visita "silenziosamente".
Respect!
Ma va, commenta quanto ti pare e piace, qua ognuno è liberissimo, e anche qualche eccesso ci sta. Sia perché la comunicazione internet tende quasi sempre a essere un po' sopra le righe, sia perché fossero questi i problemi...
Sulle mie "scelte politiche", il manifesto con Chtuhlu dietro e vestito da W Smith di 1984 con una bottiglia di Victory Gin e una maglietta con un Sacro Cuore con Stalin al centro (era la foto di una performance qui http://agitacja.blogspot.it/2011/12/eriders-ii-carmine-1812-una-cavalcata.html) la dice lunga sulla mia candidatura :-D Più che "scelte politiche", direi che le mie sono solo visioni del mondo, e mi accontento di questo; che rimangano mie, e non di imporle a altri: anche perché poi se qualcuno la pensasse come me mi sentirei tenuto a essergli "contro" per principio, sono fatto così :-DDD
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