certo noi incameriamo queste recensioni positive con gioia, aggiungendo un nuovo punto al pallottoliere. siamo però talmente conoscitori di Céline che certe frasi sul NOSTRO autore mi allattano un po' le palle.si sta pian piano creando una retorica "vantaggiosa" attorno a Ferdinando che non mi dà molto gusto. ecco perché sono rimasto entusiasta della recensione di Meridiano, perché non ha blablablato sul niente, è andato diritto al sodo. dico questo andrea non perché voglia fare né "distinguo" né "però", ma perché lo stile e la verità oltre gli stampini lo sappiamo sono cosa rara. e le recensioni che andiamo leggendo di recente fanno piacere perché ingrassano la linea pro-Céline ma sono stampini, compitini, ruttini...
ps: mi hanno regalato un libro di racconti di Irvine Welsh. avevo visto traispotting ma nn l'avevo mai letto. un buon autore, ma ho potuto leggiucchiare su internet che secondo alcuni critici questo sarebbe il Céline degli anni Novanta! cristo un po' di buonsenso! dimostrazione di quanto sia ottusa, impenetrabile e ripetitiva la critica "stercoraria". voglio sempre più bene a chi partecipa intensamente a questo blog, che va comunque, anche dentro la venerazione, oltre tutti questi clichè del cazzo!
Davide, questa retorica "vantaggiosa", come la chiami tu, non piace nemmeno a me, ma non so bene perchè...cioè, tento di spiegarmi, è qualcosa che sento istintivamente, non ho dei validi motivi, a parte la mia possessività personale proverbiale, ormai di dominio pubblico nel blog, verso LFC. Forse ci vorrebbe un bel contraddittorio serio qui, mi divertirei a leggervi più scatenati che mai...qualcuno che ci manda un po' a cagare per la ns venerazione, chissà, ma portandoci degli argomenti seri, validi... va beh, sarebbe interessante anche sentire un'altra campana, certo, che non ci suoni sempre lo stessa musica che leggiamo in giro... aspettando il Cèline degli anni 2000, saluto caldamente...
Non aspettavo che l'espresso mi confermasse la grandezza di uno scrittore. Da appassionato di letteratura e di scrittura sapevo fin dalla prime righe di "Viaggio al termine della notte" di trovarmi di fronte a un grandissimo scrittore.
Non mi è assolutamente piaciuto il comportamento di Einaudi. Comprai Da un castello all'altro e mi aspettavo l'uscita degli altri due testi. Invece fanno uscire Rigodon (in un'edizione più costosa) e non Nord e poi sta trilogia. E io del testo Da un castello all'altro che me ne faccio?
in effetti è la stessa riflessione (non indignazione, perchè compro comunque tutte le edizioni per célinismo-feticismo XD)che feci io... editorialmente mi pareva assurdo fare uscire 1-2 volumi di una data trilogia... per poi a distanza di pochi mesi farla uscire in volume!
Mi sembra un pò malaccorto come piano di uscite; comunque alla fine "abbiamo" una Trilogia di prezzo ragionevole per un si spera crescente pubblico céliniano!
PS a me, tra parentesi, non piacciono proprio i volumi-raccolta, preferisco sempre le opere separate...
5 commenti:
certo noi incameriamo queste recensioni positive con gioia, aggiungendo un nuovo punto al pallottoliere. siamo però talmente conoscitori di Céline che certe frasi sul NOSTRO autore mi allattano un po' le palle.si sta pian piano creando una retorica "vantaggiosa" attorno a Ferdinando che non mi dà molto gusto. ecco perché sono rimasto entusiasta della recensione di Meridiano, perché non ha blablablato sul niente, è andato diritto al sodo. dico questo andrea non perché voglia fare né "distinguo" né "però", ma perché lo stile e la verità oltre gli stampini lo sappiamo sono cosa rara. e le recensioni che andiamo leggendo di recente fanno piacere perché ingrassano la linea pro-Céline ma sono stampini, compitini, ruttini...
ps: mi hanno regalato un libro di racconti di Irvine Welsh. avevo visto traispotting ma nn l'avevo mai letto. un buon autore, ma ho potuto leggiucchiare su internet che secondo alcuni critici questo sarebbe il Céline degli anni Novanta! cristo un po' di buonsenso! dimostrazione di quanto sia ottusa, impenetrabile e ripetitiva la critica "stercoraria".
voglio sempre più bene a chi partecipa intensamente a questo blog, che va comunque, anche dentro la venerazione, oltre tutti questi clichè del cazzo!
Davide, questa retorica "vantaggiosa", come la chiami tu, non piace nemmeno a me, ma non so bene perchè...cioè, tento di spiegarmi, è qualcosa che sento istintivamente, non ho dei validi motivi, a parte la mia possessività personale proverbiale, ormai di dominio pubblico nel blog, verso LFC.
Forse ci vorrebbe un bel contraddittorio serio qui, mi divertirei a leggervi più scatenati che mai...qualcuno che ci manda un po' a cagare per la ns venerazione, chissà, ma portandoci degli argomenti seri, validi...
va beh, sarebbe interessante anche sentire un'altra campana, certo, che non ci suoni sempre lo stessa musica che leggiamo in giro...
aspettando il Cèline degli anni 2000, saluto caldamente...
Non aspettavo che l'espresso mi confermasse la grandezza di uno scrittore. Da appassionato di letteratura e di scrittura sapevo fin dalla prime righe di "Viaggio al termine della notte" di trovarmi di fronte a un grandissimo scrittore.
Non mi è assolutamente piaciuto il comportamento di Einaudi.
Comprai Da un castello all'altro e mi aspettavo l'uscita degli altri due testi.
Invece fanno uscire Rigodon (in un'edizione più costosa) e non Nord e poi sta trilogia.
E io del testo Da un castello all'altro che me ne faccio?
Caro LeDevil,
in effetti è la stessa riflessione (non indignazione, perchè compro comunque tutte le edizioni per célinismo-feticismo XD)che feci io... editorialmente mi pareva assurdo fare uscire 1-2 volumi di una data trilogia... per poi a distanza di pochi mesi farla uscire in volume!
Mi sembra un pò malaccorto come piano di uscite; comunque alla fine "abbiamo" una Trilogia di prezzo ragionevole per un si spera crescente pubblico céliniano!
PS a me, tra parentesi, non piacciono proprio i volumi-raccolta, preferisco sempre le opere separate...
Saluti da qualche parte in mezzo al Mediterraneo,
Andrea
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