sabato 1 aprile 2023

"È un anno céliniano: inediti, dossier, Album, e si lavora a un film", Andrea Lombardi su "il Giornale" del 31/3/2023

 


Dopo lo straordinario successo editoriale degli inediti di Louis-Ferdinand Céline “Guerre” e “Londres” lo scorso anno, anche il 2023 sembra proprio un anno felice per i céliniani e per gli amanti della Letteratura in generale.

In questi giorni esce infatti su “La Nouvelle Revue française” un corposo dossier dedicato a Céline, con il racconto inedito “La vecchia disgustosa” e diversi studi sui testi già pubblicati, firmati dagli scrittori, curatori e critici letterari Philippe Bordas, Alban Cerisier, Yves Pagès e Javier Santiso.

A fine aprile uscirà poi per Gallimard “La volontà di Re Krogold”, un racconto sulla falsariga delle leggende celtiche quanto a trama e soprattutto nello stile, come sottolineato da Céline in una lettera al suo editore dell’epoca Denoel, nelle sue due versioni: una intitolata “La leggenda di Re René” risalente alla prima metà degli anni Trenta, e il testo dal titolo definitivo scritto successivamente.

A maggio uscirà poi un nuovo “Album Céline” – edizione rinnovata nell’iconografia e nei testi, questa volta a cura di Frédéric Vitoux, del bel volume fotografico edito per la prima volta nel 1977.

Seguiranno, tenendo conto degli inediti ritrovati, le quattro edizioni rivedute e accresciute dei romanzi céliniani nella prestigiosa Biblioteca della Pléiade.

Inoltre, come riportato da Marc Laudelout sul “Bulletin célinien” di marzo, l’avvocato, biografo e avente diritto dell’opera céliniana François Gibault ha recentemente rivelato che un adattamento cinematografico di Viaggio al termine della notte potrebbe apparire sul grande schermo tra due o tre anni. Sebbene il contratto non sia stato ancora firmato, il progetto è sulla buona strada, tanto più che Gibault è stato contattato da un’importante compagnia cinematografica con i mezzi finanziari per realizzarlo. Ricordiamo come in passato più registi si siano interessati a una possibile trasposizione cinematografica del capolavoro di Céline, ma senza seguito: da Abel Gance, di cui resta la bozza di una sceneggiatura, a Claude Autant-Lara, Claude Berri, Louis Malle, Michel Audiard e persino Sergio Leone. In tempi più recenti, l’idea del Viaggio sul grande schermo è stata anche accarezzata dal regista François Dupeyron, che vi lavorò diversi mesi prima di rinunciarvi, e da Yann Moix, con Mathieu Kassovitz e Louis Garrel come possibili protagonisti.

Rimanendo in tema ricordiamo poi come Céline, appassionato del cinema e del suo linguaggio, avesse persino fatto un piccolo cameo nel film “Tovaritch” di Jacques Deval, uscito nel 1935 e ambientato tra gli emigrati russi a Parigi dopo la Rivoluzione bolscevica del 1917, e il per molti versi deludente film del 2016 “Louis-Ferdinand Céline” di Emmanuel Bourdieu dedicato agli incontri tra il giovane studioso Milton Hindus e Céline in Danimarca nel 1948.

Infine, Gibault ha dichiarato che Gallimard non ha in alcun modo rinunciato a una ristampa dei cosiddetti pamphlet di Céline dopo la sospensione di questa iniziativa nel 2018 a fronte delle infuocate polemiche sviluppatesi, tra i quali il famigerato – e più citato che letto, aggiungiamo – Bagatelle per un massacro, e questo prima del 2032, anno che vedrà l’opera di Céline cadere nel pubblico dominio. François Gibault ha precisato che Antoine Gallimard ha chiesto ad alcune “personalità del mondo ebraico” di collaborare a questa ristampa.

Andrea Lombardi


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