Dopo
lo straordinario successo editoriale degli inediti di Louis-Ferdinand Céline “Guerre”
e “Londres” lo scorso anno, anche il 2023 sembra proprio un anno felice
per i céliniani e per gli amanti della Letteratura in generale.
In
questi giorni esce infatti su “La Nouvelle Revue française” un corposo
dossier dedicato a Céline, con il racconto inedito “La vecchia disgustosa”
e diversi studi sui testi già pubblicati, firmati dagli scrittori, curatori e
critici letterari Philippe Bordas, Alban Cerisier, Yves Pagès e Javier Santiso.
A
fine aprile uscirà poi per Gallimard “La volontà di Re Krogold”, un
racconto sulla falsariga delle leggende celtiche quanto a trama e soprattutto
nello stile, come sottolineato da Céline in una lettera al suo editore
dell’epoca Denoel, nelle sue due versioni: una intitolata “La leggenda di Re
René” risalente alla prima metà degli anni Trenta, e il testo dal titolo
definitivo scritto successivamente.
A
maggio uscirà poi un nuovo “Album Céline” – edizione rinnovata
nell’iconografia e nei testi, questa volta a cura di Frédéric Vitoux, del bel
volume fotografico edito per la prima volta nel 1977.
Seguiranno,
tenendo conto degli inediti ritrovati, le quattro edizioni rivedute e
accresciute dei romanzi céliniani nella prestigiosa Biblioteca della Pléiade.
Inoltre,
come riportato da Marc Laudelout sul “Bulletin célinien” di marzo,
l’avvocato, biografo e avente diritto dell’opera céliniana François Gibault ha
recentemente rivelato che un adattamento cinematografico di Viaggio al
termine della notte potrebbe apparire sul grande schermo tra due o tre
anni. Sebbene il contratto non sia stato ancora firmato, il progetto è sulla
buona strada, tanto più che Gibault è stato contattato da un’importante
compagnia cinematografica con i mezzi finanziari per realizzarlo. Ricordiamo
come in passato più registi si siano interessati a una possibile trasposizione
cinematografica del capolavoro di Céline, ma senza seguito: da Abel Gance, di
cui resta la bozza di una sceneggiatura, a Claude Autant-Lara, Claude Berri,
Louis Malle, Michel Audiard e persino Sergio Leone. In tempi più recenti,
l’idea del Viaggio sul grande schermo è stata anche accarezzata dal
regista François Dupeyron, che vi lavorò diversi mesi prima di rinunciarvi, e
da Yann Moix, con Mathieu Kassovitz e Louis Garrel come possibili protagonisti.
Rimanendo
in tema ricordiamo poi come Céline, appassionato del cinema e del suo
linguaggio, avesse persino fatto un piccolo cameo nel film “Tovaritch”
di Jacques Deval, uscito nel 1935 e ambientato tra gli emigrati russi a Parigi
dopo la Rivoluzione bolscevica del 1917, e il per molti versi deludente film
del 2016 “Louis-Ferdinand Céline” di Emmanuel Bourdieu dedicato agli
incontri tra il giovane studioso Milton Hindus e Céline in Danimarca nel 1948.
Infine,
Gibault ha dichiarato che Gallimard non ha in alcun modo rinunciato a una
ristampa dei cosiddetti pamphlet di Céline dopo la sospensione di questa
iniziativa nel 2018 a fronte delle infuocate polemiche sviluppatesi, tra i
quali il famigerato – e più citato che letto, aggiungiamo – Bagatelle per un
massacro, e questo prima del 2032, anno che vedrà l’opera di Céline cadere
nel pubblico dominio. François Gibault ha precisato che Antoine Gallimard ha
chiesto ad alcune “personalità del mondo ebraico” di collaborare a questa
ristampa.
Andrea Lombardi
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https://www.ilgiornale.it/news/anno-c-liniano-inediti-dossier-album-e-si-lavora-film-2133061.html
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