mercoledì 14 dicembre 2011

Louis-Ferdinand Céline su Satisfiction.me!





Da venerdì 16 dicembre alle 10.00 è on line http://www.satisfiction.me/, il primo portale italiano rivolto esclusivamente agli amanti della lettura.
Ogni giorno inediti di grandissimi scrittori italiani e stranieri, classici e contemporanei. Si inizia con Robert Louis Stevenson, Kurt Vonnegut, Antonin Artaud, Jean Genet, Edgar L. Doctorow, Louis-Ferdinand Céline.
Satisfiction.me non sostituirà il Satisfiction di carta. Anzi: Satisfiction, già passato dal nuovo numero in libreria dal 15 dicembre da 32 a 48 pagine, da Febbraio 2012 diventa bimestrale. Sul web, la possibilità di leggere tutti gli arretrati con gli oltre 100 scrittori per la prima volta on line.

2 commenti:

franz ha detto...

diceva un grande:
"I critici ci han sempre cannato, inevitabile..il loro elemento è l'Errore..Non hanno mai fatto altro nel corso dei tempi storici: cannare.. Per coglioneria. Per gelosia?..Gli unici due piatti di questi giudici. La critica è gran vendetta degli impotenti, di tutte le epoche di decadenza..Sono i falliti più rancidi a decretare il gusto del momento!..Chi non sa fare un cazzo, cicca ogni impresa, possiede sempre una meravigliosa risorsa: Critica!.."
lfc

Andrea Lombardi ha detto...

Infatti, intervista al creatore di Satisfiction, Gian Paolo Serino (da Liberazione, 10/12/2012):

La rivista Satisfiction e l’omonimo blog nascono da un’idea rivoluzionaria: rimborsare il lettore che, dopo aver letto una recensione, compra il libro ma ne rimane insoddisfatto. Quanti libri avete rimborsato finora? 


-In otto anni di blog e in tredici numeri della rivista, a fronte di tremila titoli consigliati, ci sono arrivate una trentina di richieste di rimborso. Chiaramente abbiamo rimborsato! Anche se la maggior parte di chi ci scrive ha compreso la provocazione, il fatto che oggi è necessario ritrovare una coscienza critica, in tempi in cui la critica spesso si confonde con la pubblicità. I lettori di Satisfiction cercano il dialogo, su tutto, con scrittori e critici. Attraverso la formula soddisfatti e rimborsati si crea sulla carta un’interattività propria di Internet.

Tramontata l’epoca della critica militante, in Italia le recensioni sono quasi sempre positive; non di rado si tratta di marchette, favori reciproci tra scrittori e addetti ai lavori. Chi ne fa le spese è il lettore che acquista il tanto pubblicizzato capolavoro di turno e ne rimane deluso. Lei invece non ha mai risparmiato le stroncature, anche eccellenti. Questo comportamento le ha provocato inimicizie o rancori? E si è mai pentito di qualche stroncatura?


-Credo che le stroncature in certi casi siano necessarie. Infatti dal numero 13 di Satisfiction e su Satisfiction.me curo una rubrica: Titani(c). Mi occupo di scrittori per me sopravvalutati. E sono moltissimi. Parto non a caso con David Foster Wallace, uno scrittore che è necessario ridimensionare. Almeno per quanto mi riguarda.

Lei si è distinto anche per l’uso di un linguaggio molto immediato e l’avversione verso tutto ciò che è accademico. Satisfiction è stata definita l’enfant terrible della critica letteraria; che rapporti ha con gli altri critici e la società letteraria in generale?


-Con la società letteraria non ho rapporti semplicemente perché non esiste. Esiste la società editoriale, ma è un'altra cosa.

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Un grande.

Andrea