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Tra i maggiori protagonisti della storia militare della seconda guerra mondiale (fu il comandante delle truppe tedesche sul fronte occidentale in Normandia e nelle Ardenne nel 1944), il Feldmaresciallo Gerd von Rundstedt (1875-1953) ha avuto anche una inusuale citazione letteraria in Rigodon, apocalittico resoconto delle peripezie di Louis-Ferdinand Céline nella Germania del 1945, stretta tra gli eserciti invasori e devastata dai bombardamenti. Céline, assieme alla moglie Lucette Almanzor, al loro gatto Bébert e all’amico e attore Le Vigan (La Vigue nel romanzo), incontrano il Generalfeldmarschall von Rundstedt sulla strada per Sigmaringen:
Qualcuno è entrato!... l’avevo visto male nell’auto, la Mercedes, adesso è lui, là, il maresciallo… Rundstedt… è solo… lo vedo da così vicino… incipriato, rugoso, ma niente rossetto alle labbra… tutti i vecchi al comando ci hanno del rossetto, non questo qui… […] Deve trovarci spassosi… per fortuna… che età ha?... la mia suppergiù… la mia, adesso… parla francese quasi senza accento, soltanto i “vous”, un po’ bruschi… Qua, adesso, si alza… “I miei omaggi, signora!” S’inchina. “Buona fortuna, amici!...” Per La Vigue e me… una piccola carezza a Bebert… e se ne va… il suo bastone sotto il braccio…